San Marino. All’ISS una giornata di approfondimento sull’epatite C con l’illustre professore Gasbarrini

San Marino. All’ISS una giornata di approfondimento sull’epatite C con l’illustre professore Gasbarrini

All’ISS una giornata di approfondimento sull’epatite C
con l’illustre professore Gasbarrini

 

Oggi il Prof. Antonio Gasbarrini, Professore Ordinario di Gastroenterologia dell’Università Cattolica del S. Cuore in Roma, ha tenuto una lettura magistrale dal titolo“nuove terapie antivirali per l’epatite C ”.

L’incontro, organizzato dalla UOC di Medicina Interna e dalla UOS di Endoscopia e Gastroenterologia, ha visto innanzitutto la presentazione del recente accordo siglato fra l’ISS e l’Università Cattolica del S. Cuore per la costituzione a San Marino del Polo Didattico della Scuola di Specializzazione in Gastroenterologia.
Il tema affrontato dal Prof. Gasbarrini nell’Ospedale di san marino ha una grande rilevanza sanitaria, in considerazione degli aspetti epidemiologici, clinici e gestionali delle epatiti virali nei Paesi Occidentali.
Infatti, le epatiti virali rappresentano una vera e propria “epidemia silenziosa” e si stima che in Italia siano circa 2,5 milioni le persone positive ai virus HBV (epatite virale B)e HCV (epatite virale B), oltre 15 volte superiori alle HIV (virus AIDS) positive. Inoltre, conducendo alle epatopatie croniche, alla cirrosi epatica e all’epatocarcinoma, le epatiti sono tra le principali cause di morte per malattie infettive.
Se si confronta la mortalità per cirrosi con altre patologie croniche, si evince che la cirrosi incide soprattutto nella fascia di età giovane-adulta quindi comporta costi sociali enormi.

Quindi, alla emergenza epidemiologica corrisponde un impatto economico inestimabile.
In particolare, l’epatite C è tuttora non prevenibile tramite la vaccinazione e circa l’80% delle infezioni da virus dell’epatite C danno origine ad una infezione cronica.
In Italia la prevalenza dell’infezione da HCV nella popolazione varia dal 8% di alcune aree meridionali e insulari, al 2% delle regioni settentrionali e complessivamente la prevalenza e la mortalità per epatocarcinoma, con 15 decessi per 100.000 per anno, è la più alta in Europa.
Proprio partendo da queste considerazioni, nel maggio del 2010 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha emanato una risoluzione che esorta gli Stati ad adottare misure in termini preventivi, strategici, gestionali e di controllo per affrontare l’emergenza sanitaria in tema di epatiti virali.

Al fine di attuare anche in Italia i contenuti della suddetta risoluzione e di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla rilevanza e sulla necessità di attenzione alle epatiti e alle malattie del fegato, l’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato, l’Associazione di pazienti epatopatici e la Fondazione Italiana per la Ricerca in Epatologia, presieduta proprio dal Prof. Gasbarrini, hanno costituito l’Alleanza contro l’Epatite.

A testimoniare i continui progressi che si stanno facendo nella lotta contro l’epatite, sono stati recepiti di recente nuovi farmaci e nuovi protocolli terapeutici che prometteranno di cambiare lo scenario dell’infezione da virus C per i cosiddetti “genotipi difficili” ossia quelli meno responsivi alle terapie attualmente disponibili.

 

Ufficio Relazioni Pubbliche ISS

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