San Marino, vicenda Amazon. Da Unione per la Repubblica una dettagliata e amara valutazione politica.
Tutti sapevano ma nessuno ha fatto nulla. Si è dovuto attendere l’intervento del Segretario di Stato per le Finanze e Bilancio Giancarlo Capicchioni per chiudere questa piccola “falla”.
Apprezziamo l’azione tempestivo e anche le esaustive spiegazioni fornite, però c’è qualcosa che non torna.
Mentre e’ introdotta la Smac Card obbligatoria con la certificazione dei ricavi, un soggetto estero ba potuto tranquillamente vendere e spedire in territorio senza pagare alcun tipo di aliquota.
Fiumi di parole spese da Governo e maggioranza su come i commercianti devono registrare in tempo reale le vendite, le forze sindacali che hanno fatto della Smac una bandiera e poi tutti, dentro le mura domestiche, ad acquistare on line da Amazon senza imposte.
Ci si permetta non è proprio una normale, anche perche’ si scopre che di questo piccolo vantaggio non approfittavano solo i sammarinesi ma anche i cittadini esteri che si facevano recapitare in territorio i preziosi pacchi Amazon “esentasse”.
Una sorta di duty free elettronico aperto a tutti in piena attività in modalità silenziosa mentre i negozi fisici sammarinesi lottano contro la crisi.
Vedi comunicato stampa Upr
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