San Marino. Ambasciatori e consoli a che servono? Lo spiega il Tribunale

San Marino. Ambasciatori  e consoli a che servono? Lo spiega il Tribunale

La Repubblica di San Marino distribuisce una caterva di passaporti diplomatici a una folla di ambasciatori e consoli che non servono affatto ai cittadini sammarinesi in giro per il mondo come dimostra il recente caso della ragazza rimasta senza documenti a Londra. La Segreteria degli Esteri ha detto che doveva rivolgersi alle autorità diplomatiche e consolari italiane.

Allora perché vengono nominati? Per distribuire, appunto,  passaporti diplomatici con relativi privilegi. Lo apprendiamo dal Tribunale della stessa Repubblica di San Marino in una ordinanza ove figurano vari indagati per associazione a delinquere.  Sotto un capitoletto intitolato L’interesse privato dietro la nomina dei rappresentanti diplomatici si legge:  Così si spiega la sovrabbondanza di incarichi diplomatici conferiti senza apparente giustificazione e funzionali, non al soddisfacimento dell’esigenze dello Stato, quanto piuttosto a dare copertura a chi avrebbe potuto garantire fondi illeciti all’organizzazione di cui all’ordinanza stessa.

Si erano avute in passato molte avvisaglie. Si ricorda ad esempio, l’incarico presso l’Onu, dell’esperto di stracchino e squacquerino, Edoardo Cignoli, o l’addetto al trasporto soldi in  Chalet, console William Ambrogio Colombelli, oppure l’ambasciatore in Montenegro Wei Seng Phua (detto l’uomo
delle fiches
), oppure altri collegati secondo Per San Marino a Claudio Podeschi, nonostante il repulisti del 2009 annunciato dal Segretario agli Esteri pro tempore Antonella Mularoni.

 

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