Governo rifiuta rimborso agli ambulanti. Giunta di Borgo: Lontani dallo stato di diritto
Il governo si rifiuta di restituire le imposte pagate anticipatamente per l’occupazione del suolo pubblico nei mercati che, causa Covid, non si sono però svolti. Deve provvedere la Giunta
La Giunta di Castello di Borgo Maggiore pubblica un carteggio avuto con il Congresso di Stato, al quale chiedeva un rimborso, quanto meno parziale, per i mercati saltati a causa del lockdown, alla luce del fatto che gli ambulanti hanno pagato imposte anticipate per l’anno 2020 relativamente alla licenza e per assicurarsi l’occupazione di suolo pubblico di mercati che, però, non hanno potuto svolgere, non per propria responsabilità. Da questo era motivata la richiesta di rimborso. La Segreteria finanze, però, ha risposto picche. Così la Giunta di Borgo Maggiore ha deciso di rimborsare essa stessa gli ambulanti.
Lo fa sapere la stessa Giunta dal proprio profilo facebook: “Giovedì scorso la nostra Giunta ha rimborsato parzialmente tutti gli esercenti del mercato del nostro Castello per i mesi in cui il mercato non si è tenuto. Dopo una lettera al Governo come Consulta delle Giunte nella quale richiedevamo dei piccoli interventi in favore della categoria degli ambulanti e vista la risposta governativa abbiamo deciso di rimborsarli direttamente. Non ci sono commenti alla questione se non che dobbiamo aver paura a pagare tasse e imposte in maniera anticipata ad uno Stato che purtroppo non si avvicina neppure lontanamente alla definizione di stato di diritto”.
Non è tenera la Giunta di Borgo, dunque, verso il diniego del Governo al rimborso di tasse già anticipate e di cui i commercianti non hanno usufruito. Ed è ancora più esplicita nella lettera con la quale ha comunicato agli esercenti il rimborso al quale ha provveduto di tasca propria.
“La lettera di risposta pervenuta dalla Segreteria di Stato per le Finanze oltre ad offendere l’intelligenza a causa degli argomenti posti a suffragio della tesi propugnata, è anche fortemente discriminatoria nei confronti della stragrande maggioranza degli esercenti dei mercati che sono di residenza fiscale italiana. Nonostante le nostre rimostranze la posizione del governo non è cambiata”.
Scrive la Giunta di Borgo Maggiore nella lettera a firma del capitano di Castello, Federico Cavalli. Non ci fa una bella figura il Congrsso di Stato e, anzi, se non fosse intervenuta la Giunta di Castello a rimborsare almeno parzialmente quanto già pagato dagli esercenti senza che quest abbiano usufruito dei servizi per i quali avevano anticipato i versamenti, il rischio sarebbe stato anche quello di perdere gli ambulanti partecipanti ai mercati storici che animano settimanalmente la Repubblica.