San Marino. Anche da Milano, il caso del commissario Vannucci. Roberto Galullo, IlSole24Ore

San Marino. Anche da Milano, il caso del commissario Vannucci. Roberto Galullo, IlSole24Ore

San Marino torna all’attenzione anche di IlSole24Ore dopo l’arresto di Gabriele Gatti e l’avvio dei processo Conto Mazzini. Se ne occupa Roberto Galullo che, in chiusura di un articolo pubblicato oggi sul suo blog Guardie o Ladri,  rispolvera un tema  che   pare  ritirato fuori con scopi non chiari: quello relativo al trasferimento del commissario Rita Vannucci.

Non solo oggi (e non ieri) sono, per l’accusa, «attuali i reati di riciclaggio e associazione a delinquere» ma, per gli anni addietro (quanti? E per quanti politici e rappresentanti, ad ogni livello, della classe dirigente sammarinese?) è stata messa una bella pietra tombale sul passato. Ripeto: io lo dico e lo penso (e può anche non fregare a nessuno) ma qualcuno, tra monti e valli in fior, lo ha scritto in un’ordinanza.
Sul come e perché questa pietra tombale sia stata messa (da un’intera nazione, esattamente come accade in Italia, sia ben chiaro) ci sarebbe da aprire un capitolo lunghissimo. Basti ricordare che uno dei commissari della legge più sgraditi alla classe dirigente sammarinese e più graditi alla Giustizia italiana (Rita Vannucci) ha cambiato mestiere. Male ha fatto a andarsene ma questo è un altro discorso ancora. Su Rita Vannucci, comunque, scriverò nelle prossime ore perché questo, sia ben chiaro, è solo il primo di una serie di articoli che dedico alla vicenda che questa settimana ha scosso (si fa per dire) il Titano.
E’ San Marino ma è Italia
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