San Marino Oggi: Unas, Anis, Usot e Ucs si propongono come “ministri tecnici” in appoggio esterno al governo /
“Creare un tavolo pubblico-privato per dare respiro a imprese, lavoratori e stato sociale”
Si sono messi in quattro, come novelli moschettieri. Unas, Anis, Usc e Usot. Dietro loro l’intera truppa degli spadaccini del re, composto dagli ordini dei commercialisti e ragionieri e da avvocati e notai. Fuori dai giochi solo Osla. Spiegazione approssimativa sui motivi dell’assenza “Avevamo incominciato il percorso insieme, condiviso i primi tre punti poi si sono persi per la strada”. Esiste una duplice interpretazione: o l’Osla non ha condiviso le 7 tappe del percorso o non approva in toto la proposta avanzata dagli imprenditori delle altre organizzazioni. Ma al momento le cose stanno così.
Dunque Unas, Anis, Usot e Usc puntano ad un tavolo tecnico per dare una mano al nuovo esecutivo (“Qualunque sia”) a superare la crisi economica, salvare imprese e lavoratori, non far morire lo stato sociale. Partenza dunque da un tavolo tecnico che il nuovo governo dovrà (“terminati gli obblighi burocratici dell’insediamento”, ha precisato Emanuel Colombini”) costituire appunto un tavolo di lavoro misto pubblico-privato con un mirato provvedimento legislativo del futuro Consiglio. Questo ovviamente in tempi brevi, massimo sei mesi; la leggina dovrebbe definire un progetto strategico pluriennale; alla guida un gruppo di lavoro con un unico coordinamento e una suddivisione in sottogruppi ognuno dedicato a singole tematiche. (…)
Leggi in proposito l’articolo di Fixing
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