San Marino anonimato societario ancor più scandaloso

San Marino anonimato societario  ancor più scandaloso

L’anonimato societario nella Repubblica di San Marino è stato introdotto verso la metà del secolo scorso per calamitare capitali in grado di creare posti di lavoro in loco in alternativa al lavoro delle miniere in Francia ed in Belgio.

In seguito è diventato un modo per nascondere partecipazioni soprattutto nel settore finanziario (dodici banche
e sessanta tra finanziarie, fiduciarie, società di gestione, compagnie d’assicurazioni) ed ancora più nel
settore immobiliare

fatto crescere fino a poter soddisfare le necessità di una popolazione doppia dell’attuale (su pressione, si sospetta, della
malavita organizzata).

Moneyval ha imposto alla Repubblica di San Marino di eliminare l’anonimato se vuole lasciare quota Azerbaigian nella classifica degli Stati in riferimento a lotta al riciclaggio ed al terrorismo.
Ebbene i politici sammarinesi stanno rispondendo positivamente a Moneyval sul versante esterno, cioè garantendo una risposta alle richieste di informazioni provenienti dall’esterno, ma sembra che vogliano mantenere invariati i privilegi per chi fa uso dell’anonimato societario dall’interno. Cioè, vogliono, ad esempio, che si continuino a nascondere, appunto attraverso l’anonimato societario, i capitali immobiliari allo stesso fisco sammarinese. Ad esempio, vogliono che si continui a nascondere l’intreccio tra politica ed affari nel settore finanziario, tipo
Banca del Titano. Eccetera.

Se così veramente fosse la Repubblica di San Marino sicuramente andrebbe ad occupare l’ultimo posto al mondo nella classifica degli Stati basata sulla lotta alla corruzione. Finirebbe comunque molto al di sotto dell’Azerbaigian.

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