San Marino. Apas, denuncia: ‘Femmine di cinghiale abbattute e macellate con i cuccioli in ventre ancora vivi’

San Marino. Apas, denuncia: ‘Femmine di cinghiale abbattute e macellate con i cuccioli in ventre ancora vivi’

SAN MARINO. Scene raccapriccianti si sono mostrate agli occhi di alcuni testimoni, che hanno denunciato  la macellazione delle femmine di cinghiale gravide, uccise durante la battuta di mercoledì 26 gennaio. Episodi che peraltro potrebbero ripetersi anche domani, sabato 1 febbraio, giorno di chiusura della caccia al cinghiale. “I piccoli erano ancora vivi e si muovevano dentro il ventre della madre, appena uccisa, in procinto di essere macellata in una nota azienda agricola delle Bruciate a Fiorentino”, questo è ciò che diversi cacciatori hanno raccontato in una serie di telefonate giunte all’APAS ed alla redazione dei giornali, persone che, pur praticando la caccia, si dichiaravano scandalizzate da queste episodi di barbarie.

L’APAS sottolinea che oltre a suscitare sdegno fra la popolazione, tali pratiche immorali e disumane, sono espressamente vietate dalle stesse norme venatorie, che proibiscono l’uccisione dei cuccioli di cinghiale! Dunque, piccoli giunti quasi alla nascita, non sono cuccioli?! Tutto questo è suscettibile di multe anche penali, come il nuovo regime sanzionatorio in materia di caccia prevede e anche in base articolo 282 bis del Codice Penale.

L’Associazione Sammarinese Protezione Animali,  che nella mattinata di oggi ha già denunciato alla Segreteria di Stato al Territorio la gravità di questi episodi, al prossimo incontro dell’Osservatorio sulla Fauna selvatica e relativi Habitat, ribadirà con forza la richiesta di trovare soluzioni alternative all’abbattimento dei cinghiali a San Marino e in ogni caso chiederà che la caccia al cinghiale non possa protrarsi oltre il 31 dicembre.

L’UFFICIO STAMPA APAS


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