San Marino. Morto il gatto colpito con pistola ad aria. Apas esorta la magistratura: “Non sottovaluti i casi di maltrattamento”

San Marino. Morto il gatto colpito con pistola ad aria. Apas esorta la magistratura: “Non sottovaluti i casi di maltrattamento”

L’Associazione Sammarinese Protezione Animali esprime “grande rammarico per il reato di uccisione di animale avvenuto ieri in pieno giorno in una zona residenziale della Repubblica di San Marino ai danni della gattina Amelia che è deceduta questa mattina a seguito delle ferite da arma ad aria compressa riportate”.

L’episodio, così come denunciato dalla proprietaria ieri sui social, è avvenuto nella zona di Casole. “La proprietaria – spiega l’Apas in una nota – affranta per la perdita e preoccupata per gli altri animali che ha in famiglia, ci ha contatti dopo aver già sporto denuncia in Gendarmeria e nostro malgrado abbiamo riferito che non si tratta del primo caso in territorio. In particolare, due casi si sono verificati a Murata, in Via delle Carrare, tra fine novembre e inizio dicembre 2018 ed un gatto di proprietà è stato ferito più volte con un’arma a febbraio 2019 a Faetano”.

L’ultimo episodio segnalato è del 17 febbraio 2022 quando venne recuperato un gatto gravemente ferito da un proiettile in Via della Tana, con conseguente perdita di una zampa. Anche in questa occasione l’APAS ha presentato denuncia per maltrattamento animali ai sensi dell’art.282 bis del CP. 

“Tuttavia – spiegano gli animalisti – abbiamo appreso con incredulità che anche questo procedimento penale è stato archiviato, come purtroppo sempre più spesso accade quando si tratta di reati verso gli animali”.

Quindi la denuncia: “Ancora oggi a San Marino il maltrattamento di animali viene considerato un reato di minore allarme sociale nonostante le scienze sociali abbiano evidenziato la stretta correlazione degli atti di violenza posti in essere sugli animali e sui soggetti deboli della società umana: chi commette atti di violenza sugli animali è maggiormente propenso a commettere atti di violenza sui minori, donne ed anziani”.

“Dai referti veterinari dei precedenti casi di maltrattamento e uccisione risultava che le armi usate erano fucili ad aria compressa e carabine, queste ultime in particolare, armi da caccia estremamente pericolose per l’incolumità di animali e persone, poiché in grado di colpire a distanze molto elevate.ù

L’APAS esorta pertanto la magistratura a non sottovalutarli e a compiere indagini mirate per risalire ai colpevoli auspicando che questa volta la morte della gattina Amelia non resti impunita. Chiede pertanto una indagine attenta da parte della Forze dell’ordine, al fine di accertare i colpevoli, nonché per verificare l’uso improprio di armi dalle abitazioni o nei pressi delle stesse, allo scopo di prevenire episodi come quelli tristemente accaduti”.

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