Da La Tribuna Sammarinese di ieri: Un gruppo di adulti invitano i ragazzi a “non cedere alla tentazione dell’astensione” /
L’appello: giovani votate Civico10
Riceviamo e pubblichiamo
I sottoscritti cittadini
estremamente preoccupati
per le condizioni
del Paese e indignati
per la spregiudicatezza e
l’inadeguatezza dimostrata
da chi ha avuto la responsabilità
istituzionale
di gestire la cosa pubblica
in questa fase di crisi
lasciando il paese, i suoi
cittadini ed in particolare
i giovani senza futuro e
senza speranza;
indignati altresì per il
fatto che il Paese sia stato
trascinato in una crisi
morale senza precedenti
che l’ha portato sull’orlo
di un drammatico coinvolgimento
nella malavita
organizzata e nella vergogna;
convinti della necessità di
allontanare dalle responsabilità
istituzionale i responsabili
di questa situazione,
sia quelli più direttamente
coinvolti, sia
quelli che con il loro silenzio
e per non perdere
il potere hanno permesso
questa situazione senza
denunciarla né tirandosene
fuori,
sentono il dovere morale,
in vista delle elezioni,
di chiedere ai cittadini di
non cedere alla tentazione
dell’astensione e comunque
di negare il loro voto
alle persone che notoriamente
hanno gestito il
potere e quindi oggettivamente
e solidalmente responsabili
della situazione,
altresì di negare il loro
voto ai partiti che non impediranno
a queste persone
la candidatura nelle loro
liste. Ogni cittadino ha
conoscenze e percezione
per capire chi ha portato
il Paese in questa situazione,
a volte arricchendosi
personalmente. Negando
loro il voto si esercita un
diritto e non si fa torto a
nessuno.
Salutano con speranza
il sorgere di nuovi movimenti
che si propongono
e si presentano al Paese
con intenti innovativi e
alternativi mostrando anche
il coraggio di rompere
con le situazioni di conformismo
e di potere.
In particolare salutano il
nascere del gruppo di giovani
di Civico 10 che in
modo spontaneo e autonomo
hanno fondato un
movimento con l’intento
di fare proposte concrete
per affrontare i problemi
del Paese e per recuperare
all’impegno sociale i cittadini,
ed in particolare i
giovani, allontanati dalla
politica e dalle istituzioni
dal rigetto che ha suscitato
e suscita la loro spregiudicata
gestione. Si caratterizzano
per il rifiuto
di cavalcare demagogicamente
ogni protesta, distinguendosi
da chi urla
solo qualunquisticamente
ed irresponsabilmente,
facendo proposte (da non
condividere obbligatoriamente
alla lettera) coraggiose,
magari impopolari,
che tengono conto della
gravità della situazione.
Infatti è importante che
la società civile riconosca
anche le sue responsabilità
e se le assuma.
Antonio Conti, Giovanni
Giardi, Emanuele
Guidi, Gilberto Rossini
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