San Marino. Approvato all’unanimità in Consiglio l’odg sulla guerra in Ucraina: c’è il via libera alle sanzioni nei confronti della Russia

San Marino. Approvato all’unanimità in Consiglio l’odg sulla guerra in Ucraina: c’è il via libera alle sanzioni nei confronti della Russia

Il Consiglio Grande e Generale unanime vota l’Ordine del giorno che condanna il ricorso alla violenza e alla guerra in Ucraina e apre alle sanzioni nei confronti della Federazione russa, allineandosi alle decisioni dell’Unione europea.

È quanto accaduto stamani durante i lavori consiliari al Centro congressi Kursaal. Lo riporta San Marino News Agency nel proprio dossier.

La seduta consiliare della mattina odierna è sta quasi interamente dedicata al dibattito sulla situazione in Ucraina, aperto dal riferimento del segretario di Stato per gli Affari Esteri, Luca Beccari.

Il suo intervento ha affrontato il tema della “neutralità attiva” della Repubblica di San Marino, in coerenza con i principi cardine della sua storia, e di conseguenza, sull’adesione o meno a politiche sanzionatorie nei confronti della Federazione russa.

“Di fronte al tema delle sanzioni applicate dall’Ue per San Marino – ha spiegato Beccari – esiste anche solo indirettamente un ‘problema sanzioni’, ovvero come San Marino si adopera per evitare le violazioni di quelle sanzioni, prima ancora di assumere una decisione propria”.

Il segretario di Stato per gli Affari Esteri si è poi richiamato non solo ai Paesi Ue ma ha citato anche i Paesi europei non aderenti “che, come noi, hanno sempre espresso una posizione di neutralità”, ossia Svizzera, Monaco, Andorra”, e che si sono espressi già sull’applicazione delle sanzioni.

Anche San Marino deve esprimersi e “deve quanto meno garantire il rispetto di questo regime sanzionatorio – ha sottolineato Beccari – in modo coerente con le restrizioni introdotte dall’Unione europea”.

E lo deve fare, ha rimarcato il responsabile della Politica Estera del Titano, “soprattutto perché deve rispettare quello che è una convivenza e un tema di rapporti che noi abbiamo con l’Europa e con i Paesi Ue e con altri micro Stati e paesi non membri che ci portano ad essere coerenti anche con i percorsi che tutti insieme stanno facendo verso una maggiore integrazione e maggiore interazione dei sistemi economici”.

In conclusione, l’appello finale del segretario di Stato all’Aula è che “oggi dobbiamo mandare un segnale forte di difesa di quei principi, tra cui il riconoscimento dell’integrità territoriale e della sovranità di un Paese, il ripudio alla violenza e alla guerra, la difesa dei diritti umani e della democrazia, e non dobbiamo essere semplicemente neutrali e passivi rispetto quello che sta avvenendo vicino noi”.

Il successivo dibattito ha ripreso i temi sollevati da Beccari, quelli della solidarietà e degli aiuti verso i civili, i profughi, di una popolazione che rappresenta la seconda comunità, dopo quella italiana, residente sul Titano.

È emersa la condivisione per la condanna alla guerra, non sono mancati i timori per l’adesione alle sanzioni, ma c’è anche la consapevolezza dell’importanza di aderire alla linea intrapresa dei Paesi dell’Unione europea.

Alla fine è stato presentato un Ordine del giorno sottoscritto da tutti i gruppi consiliari e votato all’unanimità.

Il testo, in sintesi, esprime “il supporto alla sovranità, all’integrità territoriale, all’unità e all’indipendenza dell’Ucraina, condannando ogni azione contraria a tali principi”.

Inoltre, conferma che “la Repubblica di San Marino prende atto delle sanzioni che l’Unione europea e gli organismi internazionali stanno applicando, ed esprime la volontà di adottare gli strumenti normativi più idonei per aderire a tali iniziative, per manifestare la netta condanna dell’uso della guerra quale strumento di risoluzione delle controversie e per riattivare il dialogo”.

Infine, “il Consiglio Grande e Generale dà mandato alla segreteria di Stato per gli Affari esteri, affinché sia fatto ogni sforzo ed azione possibile, in tutte le sedi internazionali in cui la Repubblica sia rappresentata dalla proprie rappresentanze diplomatiche, perché si ponga termine all’aggressione in corso e si riprenda il dialogo tra i due popoli, riportando la pace e il rispetto del diritto internazionale”, e “dà mandato al Congresso di Stato di attuare tutti gli strumenti necessari a contribuire all’accoglienza dei cittadini ucraini che chiederanno rifugio, con particolare riguardo ai ricongiungimenti familiari, attivando in maniera coordinata ai Paesi Ue, i corridoi umanitari utili a tale fine”.

E ancora “dà mandato al Congresso di Stato di definire le modalità di applicazione delle sanzioni determinate e delle linee di intervento sopra citate, e a riferire a tale proposito alla prima seduta utile della Commissione Affari Esteri”.

 

Clicca qui per leggere il resoconto dei lavori consiliari di questa mattina

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