San Marino. Approvato in Consiglio l’Istanza d’Arengo per un piano d’azione nazionale globale contro la violenza sulle donne

San Marino. Approvato in Consiglio l’Istanza d’Arengo per un piano d’azione nazionale globale contro la violenza sulle donne

Si è conclusa oggi pomeriggio, a Palazzo Pubblico di San Marino, con il voto sugli ordini del giorno la prima sessione consiliare di dicembre.

All’avvio della seduta di oggi pomeriggio a Palazzo Pubblico, si legge nel dossier di San Marino News Agency sui lavori consiliari di oggi pomeriggio, termina l’esame dell’Istanza d’Arengo n. 20 “affinché sia attuato un piano d’azione nazionale globale contro la violenza sulle donne” (promossa dall’Unione donne sammarinesi).

Il segretario di Stato per la Giustizia, Massimo Andrea Ugolini, ha letto il riferimento dell’Authority per le Pari Opportunità che ripercorre le iniziative portate avanti contro la violenza di genere e il parere dato è risultato essere contrario all’accoglimento.

Nel corso del dibattito sono stati diversi i consiglieri di maggioranza che però anticipato il voto a favore dell’Istanza che alla fine è stata accolta con 13 voti a favore, 11 contrari e 2 non votanti.

Si è quindi passati all’ultimo comma da evadere nella sessione consiliare di dicembre, ossia l’esame degli ordini del giorno presentati nella precedente serie di sedute del Consiglio e nel comma Comunicazioni di questa sessione.
Su tutti e 5 i provvedimenti presentati, è stato accolto solo il primo, quello di Libera relativo alla raccolta dei rifiuti, che ha ottenuto voto favorevole unanime da parte dell’Aula.

In particolare, l’ordine del giorno impegna il Congresso di Stato ad estendere il sistema di raccolta dei rifiuti con il sistema porta a porta e “a disporre che venga convocata entro gennaio la III Commissione Consiliare Permanente per l’audizione dei vertici dell’Aass sulle attività dell’Azienda stessa  sulla gestione dei rifiuti, unitamente ai segretari di Stato competenti in materia”.
Nel corso del dibattito infatti, il segretario di Stato per l’Ambiente e con delega ai Rapporti dell’Aass, Stefano Canti, ha dato parere favorevole all’accoglimento per un approfondimento sul tema dei rifiuti, in particolare all’organizzazione di un’audizione in Commissione e nella messa a disposizione di dati aggiornati.
Ha però chiesto di modificare le tempistiche indicate nel testo (infatti il testo originario chiedeva l’audizione entro l’anno) e la Commissione coinvolta, (preferendo la IV e non la III).

Respinti gli altri ordini del giorno: pollice verso da parte dell’Aula a  un secondo ordine del giorno di Libera  in tema di sicurezza, “per calendarizzare entro un mese un apposito dibattito per discutere di precise linee politiche relativamente al tema della sicurezza all’interno della Repubblica al fine di migliorare l’organizzazione, gli strumenti, la formazione e la cooperazione fra le forze di polizia e l’eventuale coinvolgimento dei corpi volontari in determinate situazioni di emergenza”.

Stessa sorte per un terzo odg di Libera in tema dell’ex Banca Cis, presentato insieme ai consiglieri indipendenti Grazia Zafferani e Rossano Fabbri del Gruppo misto, a seguito del ricorso a Strasburgo degli ex correntisti che contestano la trasformazione delle loro obbligazioni in titoli di Stato.
Il testo era volto a convocare la Commissione consiliare permanente III, con la presenza del segretario di Stato per le Finanze e il Bilancio, Marco Gatti, dei vertici di Bcsm e gli amministratori delle banche cessionarie dell’ex Banca Cis “al fine di individuare soluzioni sostenibili per gli ex correntisti di Banca Cis”.
Il segretario di Stato per la Giustizia, Massimo Andrea Ugolini, ha chiesto di respingere il provvedimento: la segreteria di Stato per le Finanze è attiva su questo focus, appena possibile si faranno riferimenti nella Commissione consiliare dedicata.
L’ordine del giorno è stato respinto con 20 voti contrari e 10 a favore.

Infine, con 15 voti contrari 9 a favore e 2 astenuti, è stato respinto l’odg sulle tariffe energetiche presentato da Repubblica futura “per richiedere al governo di presentare emendamenti alla legge di bilancio previsionale per il 2023 al fine di ridurre le tariffe del gas metano e dell’energia elettrica e per impegnare il presidente della Commissione consiliare permanente III a convocare sul tema una seduta della Commissione medesima con la presenza dell’Autorità per l’Energia”.

“È paradossale – ha spiegato Andrea Zafferani (Repubblica futura) – constatare in Aula non solo che sono aumentate le tariffe di gas ed energia elettrica, al momento non abbiamo nessun intervento di sostegno e aiuto per far fronte agli incrementi e gli aumenti sono regressivi, colpiscono in maniera percentuale di più le famiglie più deboli”.
“Il governo e l’Authority hanno fatto molto per venire incontro sugli aumenti delle tariffe –  ha replicato il segretario di Stato per il Territorio e l’Ambiente, Stefano Canti-. Il governo inoltre è impegnato a trovare soluzioni alternative, anche con i suoi consulenti, potremo fare un riferimento per la prossima legge di bilancio”. Quindi proprio “alla luce del lavoro che si sta facendo”, l’orientamento del governo è stato quello di respingere l’ordine del giorno.

I lavori consiliari sono terminati con il ritiro dell’ultimo odg,  presentato dai consiglieri indipendenti Grazia Zafferani e Sandra Giardi e da alcuni consiglieri di Libera. Al centro del testo è la questione Juliane Assange: si chiede che il Congresso di Stato si attivi perché il Regno unito non proceda all’estradizione del giornalista negli Stati Uniti e che si impegni il Consiglio per concedergli la cittadinanza sammarinese onoraria.
“Vista la poca partecipazione in Aula – ha spiegato la Zafferani -, si rischia di svilire l’odg e ne chiediamo il ritiro”.

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