Il Segretario di Stato alle Finanze, Pasquale
Valentini, ha risposto il 21 ottobre scorso alla interpellanza presentata dal consigliere del Psrs, Paolo Crescentini, sui ritardi nei versamenti della monofase (Iva della Repubblica di San Marino).
Si può confermare che attualmente le ditte sammarinesi hanno più difficoltà ad
effettuare i pagamenti dell’imposta sulle importazioni ma questa difficoltà
legata alla liquidità non comporta necessariamente un contenzioso tributario. In
genere gli operatori provvedono a versamenti tardivi sanando attraverso il
pagamento di interessi e sanzioni e, nel caso in cui ciò non sia possibile, alla
scadenza del pagamento dovuto, in ogni caso, l’Ufficio provvede ad attivare la
procedura di riscossione attraverso l’iscrizione a ruolo (*) delle somme dovute in
seguito alla quale le pratiche vengono prese in carico dal servizio di esattoria
di Banca Centrale in base alla Legge 70/2004.
L’importo complessivo
dell’imposta sulle importazioni scaduta, al 28 settembre 2011 (data
dell’elaborazione), è pari ad € 169.313.917,44 così distinta:
– €
3.063.745,08 per avvisi monofase scaduti alla data del 28 settembre;
– €
154.922.648,05 per avvisi iscritti a ruolo in base alla Legge 70/2004 (alla data
del 28 settembre 2011);
– € 11.327.524,31 per ingiunzioni emesse relative a
sanzioni amministrative (alla data del 28 settembre 2011).
(*) Art. 8, legge 70/2004: Il Ruolo è l’elenco dei debitori e delle somme da essi dovute, formato dall’Ufficio impositore, ai fini del procedimento di riscossione.