San Marino col passare dei giorni si sta rendendo conto di essere circondato dalla Guardia di Finanza (operazione Torre d’Avorio) sotto gli ordini del generale di Capo d’Armata Saverio Capolupo, ben noto al Segretario di Stato alle Finanze, Giancarlo Capicchioni. Un assedio tutt’altro che virtuale, anche se messo in opera senza sbarre e camionette come progettava il colonnello Gianfranco Lucignano, sulla scia di Visco.
Il filone investigativo in atto riguarda
“diverse migliaia di soggetti, anche non residenti, che avrebbero
effettuato, nel periodo 2006-2014, ingenti movimentazioni finanziarie da
e verso la Repubblica di San Marino, potenzialmente in violazione degli
obblighi in materia di monitoraggio fiscale”. Si legge inoltre che “al
termine di una prima fase di analisi ed elaborazione dati, sono state
individuate diverse migliaia di posizioni connotate da significativi
profili di rischio, nei cui confronti i Reparti delle Fiamme Gialle
hanno avviato i necessari approfondimenti”. Infine si entra nel
dettaglio: l’indagine punta su “persone fisiche, anche titolari di
partita Iva, che risultano aver movimentato flussi finanziari da e verso
il Titano per importi complessivamente superiori a 10.000 euro in
almeno un’annualità, pur non avendo compilato ‘il quadro RW’ della
dichiarazione dei redditi; ma soprattutto “ulteriori soggetti iscritti
all’AIRE, l’anagrafe degli Italiani residenti all’estero, emigrati verso
San Marino, ognuno dei quali risulta aver movimentato, nel periodo
2009-2014, flussi finanziari da e verso la Repubblica del Titano per
importi pari o superiori a 100.000 euro” (San Marino Rtv)
Leggi l‘articolo di San Marino Rtv pubblicato su libertas il giorno 15.
A Gabriele Gatti bastarono tre giorni per liberarsi dalle sbarre e dalle camionette di Visco correndo a Roma da lui. Questa volta pare che ci voglia di più e non solo perché si sta cercando di arrivare a Padoan via Washington.