San Marino. Asset Banca, rapina 2015: 61enne di Bellaria riarrestato

San Marino. Asset Banca, rapina 2015: 61enne di Bellaria riarrestato

L’Informazione di San Marino

Rapina all’Asset nel 2015, dopo due anni riarrestato il responsabile 

Nuove prove raccolte a carico del 61enne di Bellaria L’indagine congiunta portata avanti da Gendarmeria e carabinieri.

A due anni dalla rapina alla filiale della Asset Banca di Domagnano è in manette ieri mattina, arrestato dai Carabinieri di Rimini, Mariano Onofri, 61 anni di Bellaria Igea Marina e con numerosi precedenti per rapine e reati legati agli stupefacenti. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere era stata emessa dal Gip del Tribunale di Rimini per i reati di rapina aggravata, lesioni personali aggravate e porto abusivo di armi. L’uomo era stato fermato quasi subito, ma gli indizi allora raccolti non si erano rivelati sufficienti per sostenere l’accusa tanto che, la corte di appello di Bologna aveva revocato l’arresto. E’ partita quindi un’indagine approfondita che ha visto una stretta collaborazione fra gli investigatori sammarinesi e quelli italiani, con il coinvolgimento anche del Ris di Parma.

Il fatto Il 16 novembre 2015 due persone con il volto coperto da maschere di carnevale in lattice, avevano atteso nel parcheggio coperto del Central Square l’arrivo della vice-direttrice che aveva le chiavi per aprire la filiale. La donna era stata aggredita e minacciata. Alla sua resistenzai malviventi l’avevanocolita più volte con il calcio della pistola sul capo. La donna aveva allora aperto la porta a bussola dove però si può passare solo uno alla volta. La donna aveva duqnue convinto i malviventi a farla entrare per prima, e una volta all’interno ha bloccato l’aertura azionado l’allarme collegato con le forze dell’ordine. Le prime indagini avevano subito fatto individuare il prorpietario di una Alfa Romeo con al quale i due erano stati accompagnati sul Titano. Il condicente, o zio del proprietario, aveva quindi riferito di essere andato a prendere l’amico, Mariano Onofri, per accompagnarlo a San Marino dove aveva detto di dove prelevare un’auto che aveva acquistato. Con Onofri c’era anche un altro individuo, che il testimone non aveva mai visto in precedenza. Si è così risaliti a Onofri, in un primo momento arrestato e poi scarcerato dal tribunale della libertà di Bologna.

Le indagini sono proseguite di concerto tra l’autorità italiana e sammarinese. Si sono quindi raccolti altri elementi: l’esame dei tabulati telefonici dei tre cellulari in uso all’Onofri ; la 500 rubata alla vice-direttrice della banca ritrovata a poco meno di due chilometri dall’abitazione di Onofri. In base a queste risultanze, il Gip Cantarini del Tribunale di Rimini, su richiesta del PM. Davide Ercolani, ha emesso la misura della custodia in carcere. Onofri è stato pertanto prelevato ieri mattina da casa sua e trasferito nel carcere di Rimini a disposizione dell’autorità giudiziaria. Ora le indagini proseguono per individuare il suo complice.

L’operazione congiunta dell’Arma dei Carabinieri e della Gendarmeria di San Marino sono state illustrate ieri mattina in una conferenza stampa congiunta dal Comandante provinciale dei Carabinieri di Rimini, Giuseppe Sportelli, e dal Comandante della Gendarmeria, Maurizio Faraone

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