La Repubblica di San Marino assiste allo scontro fra Svizzera ed Italia preoccupata come la Svizzera per lo scudo fiscale, ma senza, ovviamente, essere in grado di mettere in campo una analoga reazione.
Però c’è una rivendicazione di fondo della Svizzera che è del tutto uguale a quella sammarinese: l’uscita dalla
grey list dell’Ocse avrebbe dovuto tradursi automaticamente in una uscita dalle liste nere italiane, compresa quella, recentissima, dei paesi non collaborativi per i quali è previsto il solo rimpatrio.
Lino Interlizzi di IlSole24Ore riferisce della convocazione da parte del governo elvetico dell’ambasciatore d’Italia Giuseppe Deodato in riferimento al
blitz nelle 76 filiali delle banche svizzere in Italia.
“La Svizzera ha espresso la propria sorpresa per queste procedure e in particolare per l’ondata di controlli fiscali condotti ieri”. Questa la presa di posizione del ministero degli Esteri elvetico, dopo l’incontro nel pomeriggio con l’ambasciatore italiano a Berna, Giuseppe Deodato, convocato dal governo svizzero. “La Svizzera – aggiunge la nota – ha tenuto a far valere a che punto e in che contesto essa coopera con la comunità internazionale, gli Stati membri dalla Ue e in particolare l’Italia nelle vicende fiscali”. …L’obiettivo dichiarato era il controllo dell’adempimento dell’obbligo di comunicazione sulle operazioni con la clientela, ma secondo il portavoce del governo di Berna, André Simonazzi, si è trattato di un’operazione attuata in modo chiaramente “discriminatorio”.