San Marino. Atti di passaggio di proprietà delle banche in difficoltà: siano resi pubblici

San Marino. Atti di passaggio di proprietà delle banche in difficoltà: siano resi pubblici

L’Informazione di San Marino

L’indiscutibile interesse pubblico

Marino Cecchetti – 

Un gruppo di opposizione ha presentato un’interpellanza  mirante a rendere pubblici gli atti di passaggio di proprietà delle banche in difficoltà, comportanti esborso di danaro pubblico. Il Governo è stato costretto da Banca Centrale a rispondere negativamente. Però ha riconosciuto l’“indiscutibile interesse pubblico” della richiesta. 

Ancora non si conoscono gli atti di passaggio di: Banca Commerciale Sammarinese ad Asset Banca (2012); Euro Commercial Bank a Banca Cis (2013); Asset Banca a Carisp (2017). È noto solo l’atto di passaggio di Banca del Titano a quelli di Banca Tercas perché nel 2007 la Democrazia Cristiana, allora all’opposizione, ha distribuito il documento nel corso di una conferenza stampa. Per Banca del Titano lo Stato spese 16 milioni di euro. Eppure nell’atto, firmato dal Presidente di Bcsm, Antonio Valentini, si legge: “lo Stato non diviene creditore sociale”. Una assurdità. Ne scrissi e ne riscrissi sui giornali e su internet. Risultato? Fui chiamato, in via del Voltone, dall’allora direttore di Bcsm Luca Papi il quale, alla presenza di altri (fra cui Daniele Bernardi e Luca Chiaruzzi) mi invitò a non scrivere più dell’argomento per non intralciare il recupero dei soldi pubblici. Non è stato mai recuperato un euro.

Visto che la richiesta di rendere pubblici i documenti di passaggio delle banche sopra nominate è ritenuto “di interesse pubblico”, conviene battere il ferro finché è caldo. Ci sono varie strade: tirare fuori i forconi, promuovere un referendum, sottoscrivere un’Istanza d’Arengo. Meglio – molto meglio, e più rapido – che un consigliere presenti, magari oggi pomeriggio, un ordine del giorno che costringa Bcsm a pubblicare gli atti in questione. 

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