San Marino. Bacciocchi, il ‘ripulitore’ della camorra. Filippo Graziosi, Il Resto del Carlino San Marino

San Marino. Bacciocchi, il ‘ripulitore’ della camorra. Filippo Graziosi, Il Resto del Carlino San Marino

Il Resto del Carlino: Operazione ‘Staffa’ / Ripuliva i soldi della camorra: arrestato Bacciocchi  /   L’avvocato sammarinese in manette per riciclaggio in collaborazione con il boss Francesco Vallefuoco 

 L’hanno arrestato proprio  mentre si trovava al comando provinciale  dei carabinieri di Rimini.  L’avvocato sammarinese Livio
Bacciocchi
  martedì sera è finito  in manette nell’ambito dell’operazione  ‘Staffa’ della Direzione Investigativa  Antimafia di Napoli  con l’accusa di riciclare denaro  dei Casalesi. Bacciocchi era in caserma  perchè aveva l’obbligo di  firma dopo essere stato arrestato  con l’accusa in concorso
in bancarotta
  fraudolenta, nell’ambito di  un’indagine partita da Terni e dopo  aver trascorso due mesi a San  Vittore e tre ai domiciliari, misura  revocata lo scorso luglio. Da  martedì sera per lui si sono aperte  le porte del carcere dei Casetti.  L’ordinanza del gip di Napoli riguarda  altre 27 persone ritenute  responsabili dei reati di associazione  a delinquere di stampo camorristico,  rapina, sequestro di  persona, porto abusivo di armi e  riciclaggio. Le indagini della Dia  napoletana hanno permesso di ricostruire  l’attività del clan di Raffaele  Stolder, specializzato nelle  rapine a banche e negozi con la  tecnica del ‘buco’ favorite dalla rete  di cunicoli sotteranei sotto Napoli.  Grazie a questa tecnica sarebbero  state messe a segno 16 rapine  riconducibili al clan di Raffaele  Stolder, il boss che comandava su  Forcella, dove anche i cantanti neomelodici  di Napoli avevano bisogno  della sua autorizzazione per  potersi esibire nel quartiere. I proventi  dei colpi, si parla di circa 5  milioni di euro solo nei sei mesi  presi in considerazione dalle indagini,  prendevano quindi la strada  di San Marino per essere ripuliti.  E QUI entrava in gioco il ‘boss’  Francesco Vallefuoco, finito in  carcere lo scorso febbraio nell’ambito  dell’operazione ‘Vulcano’ per  le feroci estorsioni ai danni di  commercianti e imprenditori che  erano finti nelle grinfie della sua  agenzia riminese di recupero crediti.  E ieri mattina è finita in manette  anche la segretaria dell’agenzia,  Marika Carcas, beneventana  residente a Rimini. Trasferita in  carcere a Forlì, venerdì mattina  sarà ascoltata dal gip di Napoli. Secondo  le indagini l’attività di riciclaggio  sul Titano faceva capo proprio  a Vallefuoco in stretta collaborazione  con Livio Bacciocchi,  il maggiore azionista della Fincapital.   


Vignette
di Ranfo

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