San Marino. Banca Centrale e gli impegni disattesi. Per San Marino

San Marino. Banca Centrale e gli impegni disattesi. Per San Marino

Il movimento Per San Marino stigmatizza l’operato di Banca Centrale.

 

GLI  IMPEGNI  DISATTESI
Nel 2010, la Banca Centrale aveva preso i seguenti impegni:
a)    sottoscrizione di accordi con autorità di vigilanza estere;
b)    promozione presso gli organismi europei ed internazionali del progetto di riposizionamento del sistema finanziario;
c)    cartolarizzazione dei crediti verso la clientela;
d)    acquisizione di licenze autonome per l’emissione di carte di pagamento;
e)    rinegoziazione della convenzione monetaria;
f)    concentrazione interna al sistema;
g)    centro di eccellenza per investitori istituzionali;
h)    piano di azione per il mercato finanziario;
i)    centrale rischi.
RISULTATI: ZERO. Una presa in giro per il Paese.
Inoltre:
a)    non ha fatto chiarezza sulla ingiustificata consulenza SOPAF di 15 milioni;
b)    non ha firmato il protocollo con Banca d’Italia;
c)    non svolge la funzione di prestatore di ultima istanza;
d)    non è entrata nel sistema dei pagamenti europeo;
e)    non è entrata nel gruppo europeo delle Banche Centrali;
f)    non ha svolto il ruolo di guida e di sviluppo del sistema definito per legge;
g)    non ha voluto assicurare che tutte le banche hanno il patrimonio di vigilanza sufficiente.
Infine,
può pagare stipendi d’oro ai fenomeni italiani in quanto gode della
detassazione totale, mentre ai cittadini e agli imprenditori viene data
la stangata fiscale. Con  il governo in sudditanza, la Banca Centrale fa
lo sceriffo, ma non fa gli interessi del Paese.

San Marino, 23 ottobre 2013

[c. s.]


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