I lavori consiliari iniziano con una serie di nomine dimissioni e sostituzioni. Sulle dimissioni di un membro del Cda di Banca centrale, la dimissionaria Martina Mazza, si apre una discussione sulle nomine in capo a maggioranza e minoranza.
Da Libera e Rf si ricorda l’accordo intercorso nella precedente legislatura che ha attribuito alla minoranza 2 rappresentanti sui 5. Matteo Ciacci, Libera, auspica si possa continuare su quella linea, Nicola Renzi, Rf, punta il dito sulla chiara volontà della maggioranza di indicare anche il quarto componente del consiglio direttivo di via del Voltone. Viceversa, la maggioranza sottolinea come la composizione consiliare sia cambiata rispetto anche ai numeri delle parti e che sia necessario, “non seguire il manuale cencelli- puntualizza Francesco Mussoni, Pdcs- ma attenersi a criteri di proporzionalità e rappresentatività delle forze politiche”.
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