San Marino. Banca Tercas: tra gli indagati Giampiero Samori’, Francescantonio Di Stefano

San Marino. Banca Tercas: tra gli indagati Giampiero Samori’, Francescantonio Di Stefano

Sono 19 le persone indagate insieme all’ex direttore generale della Banca Tercas di Teramo (collegata alla Smib) Antonio
Di Matteo per associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta
fraudolenta e ostacolo all’attivita’ finanziaria di vigilanza.

Tra queste nomi noti anche a San Marino, come Giampiero Samorì, Francescantonio di Stefano, Cinzia Ciampani.

Secondo quanto emerso dalle indagini con la compiacenza del direttore generale Antonio Di Matteo, un gruppo di spregiudicati imprenditori si erano di fatto impadroniti della Banca Tercas sostenendo fittiziamente l’istituto di credito e ottenendo finanziamenti al di fuori dei protocolli di garanzia e poi tali fidi non venivano  restituiti.E’ quanto emerso nell’inchiesta della procura di Roma sfociata nell’arresto, ad Avezzano, di Di Matteo.Nell’ordinanza di 80 pagine firmata dal gip Wilma Passamonti si sottolinea che, grazie «al potere assoluto di decisione di Di Matteo sulle pratiche di concessione di finanziamenti al di fuori del protocolli di garanzia» gli imprenditori ottenevano «cospicue somme di danaro (fino a 49 milioni di euro per Di Stefano, ndr) a titolo di finanziamento in carenza dei presupposti di merito creditizio a fronte della disponibilità ad effettuare operazioni di acquisto con patto di rivendita di azioni della banca (cosiddetto Portage)».
Un meccanismo, per gli inquirenti, che ha determinato una “sofferenza” per l’istituto di credito, attualmente commissariato da Bankitalia, per 220 milioni di euro.
I NOMI
Gli altri 18 indagati sono gli imprenditori Francescantonio Di Stefano, del settore televisivo, Raffaele Di Mario e Cosimo Di Rosa (Gruppo Dimafin), Giampiero Samorì (assicurazioni), Antonio Sarni (settore autogrill), Pancrazio Natali e Pierino Isoldi (immobiliaristi).

Tutti questi, insieme con Cinzia Ciampani, convivente di Di Matteo, sono accusati di associazione per delinquere finalizzata all’ostacolo delle funzioni di vigilanza, all’appropriazione indebita, alla bancarotta fraudolenta ed al riciclaggio.(…)

 

La seconda indagine della Gdf e dell’Agenzia delle entrate si è mossa invece su un altro versante, quando sempre a Di Matteo sono state chieste notizie degli investimenti di alcuni teramani nella Smi, la Banca di San Marino nella quale risultavano depositi di 40 abruzzesi, e molti appunto di Teramo. La saldatura delle due inchieste ha prodotto prima la sostituzione del dg e poi il commissariamento da parte di Bankitalia.

Leggi l’articolo di PrimaDiNoi.it

 

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