Nuovo Quotidiano Rimini San Marino (www.nqnews.it) torna a trattare (precisandone le tappe) del passaggio di proprietà della Banca Commerciale Sammarinese ad Asset Banca (con caso aperto a Forlì), regolata da Banca Centrale della Repubblica di San Marino, come in altre occasioni quando è intervenuto lo Stato.
(…) Asset si accolla i
debiti, o il buco, che si voglia chiamare di
Bcs di 8 milioni di euro? Neanche a dirlo, il
buco di cui in questi giorni si parla di ripianare
è rimasto ai sammarinesi. Asset si è
presa solo il business buono, i 180milioni
di liquidità (60 milioni di raccolta indiretta
e 120 di diretta), ossia i conti correnti di
Bcs. Oltre a 7 milioni di euro di immobili. E
così nel 2011 Asset ha chiuso dopo anni
difficili il bilancio col segno più, +2milioni
e mezzo di euro.
E pare si stia preparando
a fare lo stesso nel 2012.
Certo, merito del
presidente Stefano Ercolani (che pure i sui
guai giudiziari ha avuto), ma pure quei
conti di Bcs qualcosa saranno serviti.
I debiti,
quelli no però, quelli restano al sistema.
Certo nella giungla – a volte addomesticata
dalla politica del palazzo – che è la
finanza sammarinese queste cose possono
capitare.
Ma andrebbero indagate al pari
delle rogatorie che arrivano dall’Italia.
Poi
se si pensa che Bcs era sul mercato a 30 milioni
di euro, l’acquisto ad 1 euro è un affarone.
Come un affarone pare sia stata il
passaggio di mano di alcune azioni della
Banca sammarinese di investimenti, acquistate
dalla Cassa di Risparmio ad un
prezzo e rivendute ai vecchi soci a meno
della metà.
Su Bcs il vero giallo resta su come
è stata fatta passare di mano.
E pare che
le denunce siano già pronte.