Pare che i recenti guai in cui è incappata Banca Commerciale Sammarinese (istituto di San Marino sotto commissariamento, passato poi ad Asset Banca) siano derivati da delle firme apposte sotto una delibera del 6 ottobre 2010, da amministratori che non sarebbero più stati in carica in quel momento o che avrebbe firmato comunque in assenza di una regolare deliberazione.
La delibera avrebbe per oggetto un finanziamento di 4 milioni di euro alla Paricor Investments Ltd.
A contestare la validità delle firme due membri del Consiglio di Amministrazione di allora, il commercialista Massimo Franceschetto e il generale della Gdf Alberto D’Amico.
Luca Salvatori di Smtv San Marino ha raccolto le reazioni di alcuni degli ‘accusati’.
“Non ho partecipato alla stesura della delibera, non l’ho letta e non l’ho mai
firmata”. Anche Giuseppe Roberti, membro del Cda all’epoca dei fatti, disconosce
di aver sottoscritto il documento.
“E’ una montatura politica – sostiene della Balda – e con la denuncia che
abbiamo fatto noi lo mettiamo – riferendosi a D’Amico – con le spalle al
muro”.
“Mi è stato detto – chiarisce Germano De Biagi – che la delibera originaria
risaliva al periodo in cui ero membro. Ho firmato in buona fede e per ultimo,
dopo aver visto le firme di tutti gli altri”.
Quadro dei proprietari di Bcs. Vedi anche la galassia Bcs
AZIONISTI >5% |
||
Quota % | Nome e Cognome/Denominazione | Paese di residenza |
34,3619% | Se.fi s.a. (30% ante 28-10-2011, data agg. libertas) |
SAN MARINO |
24,3496% | Trecentouno s.a. (39% ante 10-8-2011; 29,75% ante 28-10-2011, date agg. libertas) |
SAN MARINO |
24,034% | Biciesse s.a. (23%,ante 28-10-2011, data agg. libertas) |
SVIZZERA |
17,2545% | Finproject s.a. (8% ante 10-8-2011, 17,25 ante 28-10-2011, date agg. libertas) |
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