La coalizione San Marino Bene Comune, in questo agosto 2014, sta arrecando al Paese tanto danno forse quanto mai da una qualsiasi altra compagine governativa in un solo mese.
Anzitutto va rimarcato il più assoluto silenzio sul fenomeno corruttivo quale è esploso col conto Mazzini. Non più di 100 – 150 persone si sarebbero spartiti, nel giro di una ventina d’anni, 800 – 1100 milioni di euro, con la seguente articolazione: 50 milioni per le 8 banche (vedi Bcs), 80 milioni per le finanziarie (vedi prezzario aggiornato), 60 milioni per le
immobiliari, 60/70 milioni per gli autonoleggi, eccetera.
Fra i danni diretti già fatti, quelli dei decreti -emessi quasi di nascosto- sui giochi e sulla parte di aeroporto di Miramare di competenza sammarinese.
Come se non bastasse -si legge su La Tribuna Sammarinese- il Governo piazza sul tavolo delle polemiche un altro carico pesante: il condono fiscale. Condono fiscale, definito con la solita ipocrisia: assestamento. Il decreto sarà approvato dal Congresso nella seduta di fine mese. [Un comunicato di Intesa per il Paese, diffuso in data odierna, parla invece di legge ordinaria]
Tutto concorre a rafforzare, per la Repubblica di San Marino, l’ultimo posto a livello mondiale nella lotta alla corruzione.
Deve venircelo a urlare Papa Francesco?