San Marino, buggerato dall’Agenzia delle Entrate

San Marino, buggerato dall’Agenzia delle Entrate

Già il Ministro della Economia Giulio Tremonti aveva sbeffeggiato la Repubblica di San Marino imponendole la firma dell’accordo di collaborazione finanziaria senza firmare in contemporanea le
modifiche all’accordo contro le doppie imposizioni (secondo il più recente standard Ocse). Ed annunciando in contemporanea – operazione di grandissima cattiveria – l’arrivo a San Marino della Vigilanza della Banca d’Italia. Il tutto in pieno scudo fiscale.

Ora è l’Agenzia delle Entrate a buggerare la già tartassata Repubblica di San Marino.
Dalle autorità di San Marino era stato chiesto all’Agenzia delle Entrate di permettere agli ‘scudanti’ di dare tempo di perfezionare il rimpatrio entro il 30 giugno 2010 anziché entro il 15 dicembre 2009. In questo modo il sistema finanziario sammarinese avrebbe avuto modo di spalmare il salasso su un periodo più lungo.
Ebbene nel frattempo l’Agenzia delle Entrate, con la circolare 50/E, ha prolungato il periodo per il perfezionamento del rimpatrio (e della regolarizzazione) addirittura al 31 dicembre 2010. Per tutti i Paesi.
Per tutti i Paesi, ma non per la Repubblica di San Marino.
Infatti per la Repubblica di San Marino una apposita circolare, la 52/E, fissa tassativamente il termine del 30 giugno 2010. Cioè il termine che proprio San Marino aveva chiesto.
Si tratta di una autentica cattiveria verso San Marino. La circolare 50/E è datata 30 novembre. La 52/E è datata 2 dicembre.
Ma ancor più incredibile è il compiacimento espresso per tutta la vicenda dalla Banca Centrale della Repubblica di San Marino.

Leggi i testi delle
circolari 52/E e 50/E dell’Agenzia delle Entrate

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