La Repubblica di San Marino chiede di entrare in Sepa
(Single Euro Payments Area), cioè l’Area Unica dei Pagamenti in Euro costituita
dagli Stati della Unione Europea e da Svizzera, Liechtenstein, Norvegia,
Islanda e Monaco.
La notizia – a sorpresa – è stata diffusa questa sera da Smtv San Marino: Ora anche San Marino si appresta a completare l’adesione ufficiale (…) Il 12 dicembre, la “pratica San Marino” sarà sul tavolo di Bruxelles.
Incredibile il ritardo attribuibile -non certo solo- al Segretario di Stato alle Finanze, Claudio Felici (ma anche a Stefano Macina, Gabriele Gatti, Pasquale Valentini).
Il ritardo è recuperabile o dobbiamo rassegnarci a un altro disastro ancor maggiore di quello provocato dalla dimenticanza di Fiorenzo Stolfi sempre con la Unione Europea?
Sepa entra in funzione il 1° febbraio 2014.
Mancano una cinquantina di giorni.
Sarà possibile riuscirci?
Bisogno tentare. Comunque bisogna tentare.
Va fatto di tutto per evitare il disastro, economico e politico.
Va tentato il tutto per tutto per evitare il disastro.
Non bisogna aver paura di fare dei sacrifici, tanto è basilare la posta in gioco.
Il Governo intanto cerchi aiuti.
Ovunque.
Tutti gli ambasciatori e consoli sammarinesi accreditati presso i Paesi Ue, tutti all’opera. A cosa servono se non dimostrano di saper essere utili in queste circostanze?
Intanto il Governo si faccia assistere -basta coi soliti portaborse- si faccia assistere a Bruxelles da personaggi di altissimo livello, come qualche ex presidente Ue. A cominciare da Romano Prodi e -in subordine, solo in subordine – altri come Jacques Delors.
Prodi (o in subordine, solo in subordine Delors) può compiere il miracolo. O, almeno, vogliamo sperare che possa compierlo.
Il Paese, nel frattempo, deve essere disposto a fare tutti i sacrifici che sono da fare, a costo di lavorare, in certi ambienti, 24 ore su 24, feste comandate comprese. Natale e Capodanno si possono spostare, per una volta, a Sant’Agata.
Non si hanno alternative all’ingresso in Sepa.
Sino a ieri si sperava che non fosse vero che non era stata fatta domanda. Da questa sera sappiamo che purtroppo è vero. Allora tutti a rimboccarci le maniche. Sulle responsabilità si vedrà dopo.