Patrizia Cupo di Corriere di Romagna San Marino ha sentito Claudio Podeschi circa la consulenza da un milione di euro di cui ci sarebbe traccia in una Fondazione, come emerso in una seduta del Consiglio Grande e Generale.
(…) Proprio un
paio di giorni fa, il giudice
amministrativo di
primo grado non avrebbe
rilevato irregolarità nella
gestione della fondazione
e, data la procedura
di liquidazione volontaria
già richiesta dalla
Onlus stessa, l’ha avviata
alla radiazione. Prima
che questa sia definitiva,
passerà comunque un
mese per dar tempo agli
eventuali creditori di farsi
avanti. Ma tant’è.
Perché
al di là delle questioni
giuridiche, il caso politico
era nel frattempo
già scoppiato: dopo le prime
indiscrezioni sui conti
della fondazione, era
stato il movimento Per San Marino a indicare
Podeschi come il beneficiario
dei pagamenti.
Lui, dal canto suo, aveva
annunciato subito querele
per diffamazione e che,
semmai, avrebbe spiegato
di quei legami nelle sedi
opportune, vale a dire
in tribunale.
E proprio
martedì mattina, il ministro
scudocrociato è stato
convocato dal commissario
della legge Laura
Di Bona per la prima udienza
nell’ambito del fascicolo
per offesa a persona
investita di pubblici
poteri.
«All’epoca dei
pagamenti non ero ministro
– chiarisce Podeschi
-, ma solo consigliere e
come libero professionista
avevo prestato una
consulenza per la fondazione
nell’ambito di un
affare immobiliare. Non
si trattava poi di un solo
bonifico ma di più pagamenti.
Era solo lavoro,
non potevo? Se vuole,
può farlo anche la Michelotti:
i confini sono aperti.
OGGI
GIORNALI PARLANO
DI …
Marino di N. Montebelli
di Ranfo