San Marino. Camerata del Titano, 50 concerti da giugno a dicembre. Bilancio di un anno di attività

San Marino. Camerata del Titano, 50 concerti da giugno a dicembre. Bilancio di un anno di attività

La bellezza di fare musica classica!

Augusto Ciavatta, direttore artistico di Camerata del Titano e di San Marino Artist

stila il bilancio di una stagione che l’ha visto organizzare cinquanta concerti e numerosi eventi 

Chi l’ha detto che la musica classica sia un’arte esclusiva per pochi eletti? Una stagione concertistica particolarmente prolifica e di grande qualità dimostra che la buona musica, colta e raffinata, riesce a contagiare un pubblico sempre più vasto e interessato. Anche in un paese piccolo, e non sempre facile, come San Marino.

Augusto Ciavatta, direttore Artistico dell’Associazione Camerata del Titano e della San Marino Artist, è ormai un veterano di eventi dedicati a questo genere musicale. Per lui, il 2016 è stato un anno straordinariamente ricco e fecondo, con i consueti appuntamenti come i Concerti all’Alba e la Rassegna Musicale d’Autunno, solo per citare i più rappresentativi, la prima edizione dei San Marino International Music Summer Curses e tanti altri eventi. All’indomani del Concerto di Santo Stefano, che idealmente ha chiuso tutte le attività di quest’anno, un bilancio è d’obbligo.

 

Maestro, cinquanta concerti da giugno a dicembre: da dove viene tanta energia?

Quando a fine maggio abbiamo presentato gli appuntamenti che avremmo realizzato nei mesi successivi, non le nascondo che ero molto preoccupato perché la programmazione era talmente complessa, fitta ed impegnativa… Invece, non solo abbiamo realizzato tutto quanto annunciato, ma anche qualche concerto in più. Una cavalcata “energetica” sulle ali dell’amore per il nostro lavoro e la testardaggine, nonostante tutto, di fare cultura per il nostro Paese.

Parliamo della prima edizione dei San Marino International Music Summer Course. La scorsa estate sono arrivati a San Marino musicisti di fama mondiale e studenti provenienti da ogni Paese. Abituati alle grandi città e alle grandi accademie, come si sono trovati a San Marino? Che immagine si portano del nostro Paese?

Per noi sammarinesi, il nostro Paese è sempre inadatto (e in molte cose lo è veramente), ma dobbiamo anche renderci conto che per uno studente abituato alle fredde luci di una città del nord Europa, vivere dieci giorni nella nostra storia, con i nostri paesaggi aperti e luminosi, l’ottima cucina, la nostra ospitalità, è veramente una esperienza indimenticabile, che va oltre la sola opportunità formativa.

Che ruolo hanno giocato, in questo contesto, News Music Project e String Concert Academy?

Per aspetti diversi sono stati gli eventi di punta dei Summer Courses ed anche dell’estate culturale sammarinese. So che qualcuno criticherà questa mia affermazione, ma oggettivamente avere avuto concentrati qui a San Marino un tale numero di artisti di fama internazionale è stata una cosa mai vista prima. È vero, in alcuni casi, come per la musica contemporanea, parliamo di settori veramente di nicchia, non noti al grande pubblico, ma personalità come Nicholas Isherwood, Oleksandr Semchuk, Rohan de Saram, Alvin Curran, John Kenny, Magnus Andersson, Rudolf Koelman: averli qui che si esibiscono, insegnano, divulgano… è prima di tutto un grande privilegio e poi anche un evento unico.

Visto che è un bilancio, qualche numero sui Summer Courses?

Studenti e docenti da 30 Paesi diversi: questo il dato più eclatante. Ma credo che l’elemento più sensibile e facilmente comprensibile, sia quello turistico-economico: circa venticinque docenti e complessivamente più di cento allievi (più numerosi accompagnatori) hanno soggiornato in modo stanziale in Repubblica. Solo per allievi e docenti, almeno 1.200 pernottamenti. Questo dato definisce oggettivamente i Summer Courses come l’evento, nell’ambito della “musica classica”, con maggiore ricaduta turistica ed economica. Per il resto, essendo la prima edizione, l’abbiamo intesa come un investimento per il futuro.

Quindi grandi numeri, ma le nostre strutture sono in grado di sostenere questo progetto?

Per gli alberghi ci sono alcuni problemi, ma con una buona programmazione ci si può riuscire. Per gli spazi musicali invece c’è qualche difficoltà in più. Per fortuna quest’anno abbiamo pensato di utilizzare il Teatro Turismo. Anche se troppo grande per i concerti, è perfetto per i corsi. Poi Palazzo Graziani, la Sala Fondazione San Marino Cassa di Risparmio SUMS, la sede di Voice Academy, la Casa del Castello di Borgo Maggiore. Ringraziamo tutti quanti ci hanno aiutato, ma la logistica è fondamentale e auspichiamo una più sentita collaborazione su questo aspetto.

A proposito di spazi, quest’anno i Concerti all’Alba hanno cambiato sede.

Si, non voglio soffermarmi sul motivo, ma un grande ringraziamento va al Ristorante Nido del Falco che per la prima vota ha ospitato sulla sua terrazza i Concerti all’Alba. Credo di non esagerare se affermo che è forse una delle iniziative estive più riconoscibili, apprezzate, amate. Non so, forse per la “follia” di fare dei concerti la domenica mattina alle 6,00, nel mese di agosto; forse per i bomboloni della Liberty; forse per la buona musica, sta di fatto che il pubblico ci conforta sempre più in questa “follia”. Ed è un’emozione vedere, ancora prima dell’alba, le stradine del centro storico animarsi di persone che si alzano così presto, attirate dalla musica, certamente, ma anche dalla bellezza della nostra terra, della nostra città, dei nostri cieli. Eppure, dobbiamo spendere tutta la nostra tenacia per mantenere viva questa iniziativa che tutti vogliono, che tutti amano, che ha ottima visibilità e consenso.

Parliamo ora della Rassegna Musicale d’Autunno… e d’Estate che si è conclusa qualche settimana fa. Il bilancio per questa XVIII edizione?

Quattordici concerti, di cui due con orchestra e solisti internazionali. La novità 2016 è stato un lungo prologo estivo ai tradizionali concerti autunnali, arricchito appunto dai grandi solisti presenti sul Titano per i Summer Courses, i quali, con piacere, hanno accettato di esibirsi per noi. Adesso lo posso dire, effettivamente quest’anno abbiamo proposto al pubblico sammarinese una programmazione super raffinata, in alcuni casi difficile ed inusuale: Il Cimarron di Henze, l’Ottetto di Mendelssohn, ma anche la maratona musicale in occasione della Mercato dell’8 settembre a Borgo. Insomma anche per la Rassegna Musicale d’Autunno 2016 è stato un anno di grandi innovazioni. E devo dire che il pubblico ci ha sempre seguito, cosi come la Fondazione San Marino e la Cassa di Risparmio di San Marino.

Ascoltando questo bilancio, sembra che sia andato tutto bene. Nessun problema?

Magari! Da dove devo iniziare? Molti progetti, molti problemi! Da quelli piccoli facilmente risolvibili, alla difficoltà di tenere rapporti con tutti, e poi gli aspetti logistici, quelli della comunicazione quelli economici, ai ritardi nell’elargizione dei finanziamenti: devo continuare? Posso dire che i problemi ci sono, ma “uno alla volta per carità” cerchiamo di risolverli tutti. Però una cosa veramente problematica più delle altre c’è. Quest’anno la Camerata del Titano compie 25 anni, il Concerto di Santo Stefano 32, abbiamo prodotto progetti che hanno riscosso ovunque unanimi consensi, abbiamo avuto riconoscimenti internazionali per il nostro lavoro. Eppure, dopo tanti anni di eccellenza, ci troviamo ogni volta a discutere su un taglio, su un contributo di “200” euro, sulla richiesta di spazio in una locandina pubblica, sulla necessità di avere un teatro o uno spazio per le prove. Ecco, da questo punto di vista, oggettivamente meriteremmo maggiore considerazione, collaborazione e aiuto.

Il Concerto di Santo Stefano, qui ci sono novità?

Novità non voluta però, a causa del terremoto del 30 ottobre scorso, che ha aperto alcune fessure nelle pareti della Chiesa dei Servi di Valdragone, che quindi è stata dichiarata inagibile. Su richiesta del Capitano di Castello Federico Cavalli, abbiamo deciso di spostare l’evento nella Chiesa di Sant’Antimo, in Piazza Grande, a Borgo Maggiore. A parte questo momentaneo cambio di sede, l’ultimo concerto della nostra programmazione, il 50esimo, è rimasto nella tradizione, compreso il contributo a favore della Croce Rossa Sammarinese.

Alla fine, una battuta per definire questo 2016 di novità e tradizione?

Un anno tremendamente meraviglioso.

Un ossimoro. Ce lo spieghi.

Tremendamente perché, come dicevo prima, pieno di difficoltà, stress, problemi legati all’avvio di nuovi progetti e il consolidamento dei vecchi. Meraviglioso, perché è stato un anno da record, caratterizzato “dall’amore per il nostro lavoro e la testardaggine di fare cultura per il nostro Paese”.

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