“Cannabis libera a San Marino”. Sì dell’aula all’Istanza d’Arengo
L’approvazione di un’istanza d’Arengo non fa legge, non determina nessun provvedimento normativa. Tuttavia apre un indirizzo politico, un percorso da seguire. Come il sì a maggioranza (18 i favorevoli, 13 i contrari e 2 gli astenuti) espresso, ieri notte, dal Consiglio, a favore dell’istanza sull’uso ricreativo della marijuana e dell’hashish. Sulla richiesta cioè avanzata dal primo firmatario, Massimiliano Frisoni, che “venga introdotta una regolamentazione della cannabis a scopo ricreativo”.
Una sterzata decisa per il diritto sammarinese questa, visto lo stampo fortemente proibizionista in materia di sostanze stupefacenti.Anche quelle leggere. Se, infatti, a questa istanza subentrerà nei prosismi mesi una legge approvata dal Consiglio Grande e Generale che ricalchi questa visione sul Titano, così come magari ad Amsterdam, potranno aprire locali ad hoc come coffee shop dove si potrà fumare e acquistare liberamente hashish e marijuana.
Nell’istanza i cittadini firmatari sostengono, citando studi in proposito, che il consumo di cannabis sia molto meno dannoso rispetto a alcool e tabacco. E parlano anche di “fallimento delle politiche di repressione e di mercato nelle mani della criminalità”.
I firmatari, inoltre, sostengono che “la legalizzazione potrà essere un’opportunità sul fronte delle imposte, dell’occupazione e del turismo”. In tema di istanze d’Arengo va ricordato che il Consiglio ha bocciato quella che chiedeva “che siano spostate le antenne 5G posizionate presso l’Aero Club di Torraccia”.