San Marino. Capitali ancora scudabili

San Marino. Capitali  ancora scudabili

  David Oddone di L’Informazione di San Marino. 

Queste sono le stime dei capitali e beni italiani di privati contenute nei paradisi fiscali: 600 miliardi di euro. Sono depositati in: Svizzera 65%; Lussemburgo 12%; Principato di Monaco 6%; Liechtenstein 2%; San Marino 1,5%; Austria 1,5%; Gran Bretagna 1,0%; altri paesi 11% (Isole Cayman, Bermuda, Bahamas, Panama, Singapore, Costa Rica…).

L’1,5% di  600 miliardi, fa la bellezza di 9 miliardi di euro. Di questi, ben 5 se ne sono andati a San Marino attraverso l’ultimo scudo fiscale. Ne sono rimasti 4 miliardi (come minimo). Un bel gruzzolo potenzialmente aggredibile, che fa gola ai nostri “avidi” vicini. Non deve stupire questo atteggiamento, visto che anche San Marino ha fatto lo stesso.

Piuttosto che colpire i propri cittadini, magari impiegati nel settore pubblico dove effettivamente vi sono più sprechi, si è preferito prendersela con i frontalieri, che con la “tassa razzista” stanno pagando più di altri la crisi. Con la differenza che l’Italia mira a colpire grandi evasori fiscali suoi concittadini.

L’attuale governo sammarinese sfortunatamente ha dimostrato in questi mesi di non avere né lo spessore, né le capacità per intervenire e trovare un accordo che possa accontentare entrambe le parti. Basti pensare che la scorsa sera, durante la festa dell’amicizia del Pdcs, sull’ipotesi di poter avere un colloquio con Giulio Tremonti, anche lui alla kermesse di Cl, il segretario agli esteri Antonella Mularoni si chiede il perché. E  se lei non lo capisce, capiscono invece benissimo i cittadini in che razza di situazione si trovano a causa dell’inadeguatezza della classe politica.  

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