San Marino. Cartolarizzazione Npl, Csdl: “Lo Stato deve garantire ancora per le banche?”

San Marino. Cartolarizzazione Npl, Csdl: “Lo Stato deve garantire ancora per le banche?”

“Lo Stato, sulle cartolarizzazioni degli Npl, deve garantire ancora per le banche?”.

A domandarlo è la Confederazione sammarinese del lavoro in seguito all’incontro, avvenuto nei giorni scorsi, con il segretario di Stato per le Finanze, Marco Gatti, che ha inteso illustrare alle parti sociali le modifiche al progetto di legge relativo alle cartolarizzazioni degli Npl delle banche, già depositato in prima lettura quest’anno a febbraio, di cui “non si era saputo più nulla fino alla settimana scorsa e che figura all’ordine del giorno della Commissione Consiliare competente nelle giornate del 2 e 3 agosto”. 

“Un’accelerazione particolarmente sgradevole – dice il sindacato in una nota -, visto che il successo dell’operazione pare sia condizionato dalla garanzia dello Stato, ovvero da tutta la collettività. È vero che, rispetto alla versione originaria, detta garanzia è prevista unicamente sul valore di realizzo dei beni sottostanti ai crediti concessi, stimato preventivamente da soggetti specializzati, ma ciò non costituisce una certezza, visto che si tratterà prevalentemente di cedere immobili presenti in un mercato, come quello sammarinese, particolarmente asfittico“.

E ancora: “La prima condizione per la quale la garanzia dello Stato non debba essere escussa è che ci sia qualcuno che li compri, mentre la seconda è che il prezzo sia effettivamente almeno pari alla stima preventiva. Inoltre, sarebbe oltremodo odioso se le obbligazioni garantite dallo Stato emesse dal Veicolo cui verranno ceduti gli Npl venissero acquistate dalle stesse banche sammarinesi“.

Qualcuno ci accusa di essere i soliti disfattisti, ma riteniamo che il tema sia così importante e delicato che, così come per la legge sulle risoluzioni bancarie, debba trovare la massima condivisione nel Paese, compresi coloro che sono più riluttanti o hanno bisogno di maggiori approfondimenti, che non quelli svolti in due ore a giochi fatti. Per noi non è accettabile che la garanzia dello Stato debba essere decisa in totale autonomia dal Congresso di Stato, ‘sentito il parere della Commissione Finanze’. Se per la cessione dei frustoli è necessario il consenso dei due terzi dell’Aula consiliare, riteniamo che un impegno così importante debba essere assunto almeno con il medesimo livello di rappresentanza dei cittadini“, dichiara infine la Csdl.

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