Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: Caso Chalet. L’ex Console potrebbe patteggiare / I pm veneti hanno depositato la richiesta per celebrare
il processo entro l’estate / Attesa la decisione del gup
Caso Chalet, potrebbe arrivare a breve il processo, almeno per la prima parte dell’inchiesta, quella che riguarda direttamente anche San Marino. Infatti, anche se si sono aperti altri filoni di indagine e accertamenti in Canada e Svizzera, i Pm Ancillotto e Buccini, secondo quanto riferiscono i giornali veneti, sono pronti per processare entro l’estate l’ex presidente della Mantovani, Piergiorgio Baita. Sono convinti di avere tutte le prove necessarie per poter chiedere una condanna e hanno così depositato all’ufficio delle udienze preliminari richiesta di processo immediato per il manager, con l’accusa di frode fiscale e di aver guidato un’associazione per realizzare false fatturazioni per oltre 8 milioni di euro, per creare fondi neri. False fatturazioni che arrivavano dalla Bmc Broker dell’ex console di San Marino a William Colombelli. Intanto Baita si trova ancora detenuto in custodia cautelare nel carcere di Belluno dal 27 febbraio, mentre i suoi coindagati, William Colombelli che con la sua Bmc Broker era la cartiera sanmarinese dell’affare, Claudia Minutillo che vi partecipava con l’Adria Infrastrutture e l’ex direttore di Mantovani Nicolò Buson, hanno collaborato
alle indagini. Dopo le confessioni sono arrivati prima gli arresti domiciliari, poi la scarcerazione. Nei loro confronti la Procura sarebbe disponibile a patteggiare anche pene che potrebbero poi consentire la sospensione condizionale della pena, nel caso il Gup dia il suo benestare. Con la vicenda di Mantovani si incrociano anche le questioni sammarinesi di quello che era l’entourage dell’ex governatore del veneto e poi ex ministro Giancarlo Galan. (…)
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