Nella relazione le accuse della Bruschi al comitato esecutivo Iss e la spaccatura in maggioranza
La ex direttrice Alessandra Bruschi, al di là degli apparenti toni da commiato e ringraziamento, nella sua relazione di nella quale illustra le ragioni delle sue dimissioni, lancia precise accuse, da un lato al comitato esecutivo che ha condiviso con lei la guida dell’Iss, dall’altro a quella parte di maggioranza e governo che ritiene l’abbia ostacolata. Denota quindi sulla sanità una spaccatura che si è conclamata in questi giorni con la singolare lettera aperta del segretario Roberto Ciavatta e la sconfessione della sua posizione, che pretendeva la trasmissione preventiva delle delibere del ce in bozza, sancita dalla nomina di un dg facente funzione che al segretario alla Sanità non è esattamente gradito. Ma gli strali della Bruschi verso i colleghi del ce, innescano un’altra bomba, considerato che l’attuale direttore generale ad interim e direttore sanitario, assieme al direttore amministrativo, hanno dato mandato per querelare la Buschi, per quanto scritto nella relazione. (…)
(…) L’ex direttore generale sostiene che “il momento di rottura e cambio di approccio all’interno del comitato esecutivo ritengo sia avvenuto con lo spiacevole episodio verificatosi con l’avvio della campagna vaccinale – scrive la Bruschi – nell’utilizzo improprio di dosi di vaccino Pfizer a favore di conoscenti e colleghi senza rispettare le indicazioni fornite ai professionisti in plenaria e riportate successivamente nel piano vaccinale“. (…)
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino
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