Riceviamo e pubblichiamo il messaggio arrivatoci da Fabrizio Perotto in merito alla condanna di Ingrid Casali:
“Gent.le direttore,
Mi piacerebbe intervenire in merito alla condanna della signora Ingrid Casali. Sono rimasto personalmente molto sorpreso e dispiaciuto nel vedere l’esito e l’entità della condanna inferta in primo grado.
Sopreso perche è sicuramente una condanna che va controcorrente rispetto a alcune decisioni che sono state prese in passato e che mi hanno riguardato. Dispiaciuto perché vanno a colpire una persona che conosco e che ha la mia personale stima.
Ricordo che giusto due anni fa, un aderente di Movimento democratico, tale Enzo Alberto Pasquali su un social mi appellò con queste delicate parole: ‘Non capisco come un ottuso così possa lavorare con i nostri bambini e plasmare la loro mente’.
Il giudice archiviò la mia querela e le catalogò come una bravata e nulla più. Si ricordi bene che il soggetto in questione non veniva querelato da me per una critica politica, ma perché aveva mischiato la mia vita professionale ed il mio impegno politico.
Presi atto della sentenza e me ne feci una ragione. Ora ci troviamo davanti a una situazione analoga, ma la sentenza trova un epilogo completamente diverso.
Credo che se in situazioni che potremmo definire speculari vengono partorite sentenze antitetiche, credo che il primo a cui si fa danno è la cittadinanza che non ci capisce nulla di quello che viene avanti e la mancanza di credibilità del Tribunale emerge in tutto il suo splendore.
Casi simili dovrebbero portare a giudizi simili, altrimenti a pensar male si fa peccato ma molto spesso ci si indovina”.
Fabrizio Perotto