San Marino. Caso Pietro Berti: chiesta la scarcerazione. Corriere Romagna

San Marino. Caso Pietro Berti: chiesta la scarcerazione. Corriere Romagna

Corriere Romagna: Berti chiede la scarcerazione /
La difesa: «Il medico è sospeso: non c’è rischio di reiterazione»

SAN MARINO. «Il medico è sospeso: non c’è rischio di reiterazione del reato, né di inquinamento delle prove». La difesa di Pietro Berti ha motivato così la richiesta di scarcerazione (o, in subordine, di arresti domiciliari) presentata ieri mattina al commissario della legge Laura Di Bona che, ormai due settimane fa, ha firmato la custodia cautelare in carcere per il medico, ex Capo di Stato e volto noto della Dc, accusato di aver palpato e molestato sessualmente alcune sue pazienti. Il nodo starebbe proprio qui: nella natura delle presunte vittime. Dato che si tratta di donne che Berti avrebbe avuto occasione di avvicinare nel corso della sua attività di medico di base, per gli avvocati della difesa (guidati dal penalista riminese Massimo Cerbari), il rischio di reiterazione del reato, paventato dal magistrato
proprio per chiederne la carcerazione, non esisterebbe più. Così come non esisterebbe il rischio di inquinamento delle prove.
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