La Tribuna Sammarinese: Sempre più evidente il ruolo di cassaforte giocato da San Marino nelle recenti vicende di tangenti in Italia / Con euro ‘sammarinesi’ Di Lernia dice di aver pagato la tangente all’ex ministro Brancher / L’uomo che ha dovuto lasciare l’incarico per le condanne subite, sarebbe ora a capo di un ente a cui Berlusconi e Tremonti hanno assegnato 160 milioni da gestire.Tommaso Di Lernia, l’imprenditore che ha riassunto in un memoriale le vicende dello scandalo Enav dice di aver pagato all’Udc una tangente di 200 mila euro prelevando i soldi su un conto corrente a San Marino. Il caso, rivelato passato ieri dal Fatto Quotidiano, completa il quadro dei versamenti effettuati a esponenti politici italiani, versamenti avvenuti dietro precisa indicazione di Lorenzo Cola, l’uomo di Fimeccanica, che avrebbe avuto il potere di ‘favorire o impedire’ ogni rapporto commerciale non solo con Fimeccanica, ma anche con Selex , l’azienda gestita dalla moglie di Guarguaglini l’Ad di Finmeccanica e con Enav. Grande parte del milione di euro che Di Lernia dice di avere distribuito in tangenti sarebbe andato ad un personaggio chiave del Pdl, il famoso Aldo Brancher, nominato ministro per due settimane e quindi costretto a dimettersi poichè condannato in via definitiva per i reati di ricettazione e appropriazione indebita. Anche i soldi pagati a Brancher arrivano da San Marino.
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accuse di Tommaso Di Lernia. Il Fatto Quotidiano, Rita Di Giovacchino