Con la deposizione dell’imprenditore Simon Murray nel processo Conto
Mazzini si è toccato con mano come il gruppo criminale abbia ridotto
la Repubblica di San Marino a un Paese criminale tout court nella
considerazione degli ambienti internazionali.
Il brasiliano Daniel De Magalhaes (precisamente Carlos Daniel De Magalhaes Filho)
ha ricevuto tanti soldi da Murray per diversi progetti e questi li ha
versati nella Fondazione riconducibile a Claudio Podeschi, quasi fosse
un ente di beneficenza. Gli hanno fatto credere che era un ente di beneficenza!
Soldi in gran parte spariti, tanto che Murray ha annunciato l’avvio di una iniziativa giudiziaria per il recupero.
Ecco perché diciamo che il gruppo criminale ha rubato l’avvenire in questo Paese ai nostri figli e nipoti.
Abbiamo bisogno che l’azione giudiziaria Conto Mazzini portata avanti con tanto impegno e
professionalità da un tribunale micro e con mezzi limitatissimi, riesca, anche di
fronte alla assenza delle istituzioni, riesca a continuare a mantenere viva la
speranza dei cittadini.
Sul fronte politico nulla di nulla. Come se ai vertici ci fossero
ancora quelli del gruppo criminale. Basta citare la manfrina della
Commissione antimafia.
Ad esempio di fronte a quell’abuso delle
Fondazioni (a San Marino ne sono state attivate 120) perché il mondo politico non è
intervenuto subito, modificando adeguatamente la legge, invece di inscenare la solita
pantomima come per l’anonimato societario?