David Oddone, L’Informazione di San Marino: Riciclaggio, dall’italia preoccupati per i caveau delle agenzie di sicurezza
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In realtà però sotto la lente di
ingrandimento degli inquirenti
italiani in questo momento, vi
sarebbero la cassette di sicurezza
delle agenzie di sicurezza
che stanno in Repubblica.
Questi soggetti infatti sono in
possesso di caveau e camere
blindate, possono ospitare
ancor meglio delle banche
danaro contante, documenti e
chi più ne ha più ne metta. Con
la differenza che in caso di
rogatoria dall’Italia e controlli
sul Monte, diventa ancora più
difficile per le forze di polizia
intervenire. Con una cassetta
di sicurezza aperta presso una
agenzia e magari un prestanome,
l’anonimato viene praticamente
garantito al 100%. In
materia di possibile riciclaggio
e capitali riconducibili alle
mafie, questo tipo di situazione
diventa interessante e monitorata
con attenzione e preoccupazione
dai nostri vicini.
In
realtà, come spiega Il direttore
dell’Aif (Agenzia Informazione
Finanziaria) Nicola Veronesi,
anche questo tipo di attività
deve sottostare, come del
resto le banche, alla cosiddetta adeguata verifica ed alla
normativa antiriciclaggio. “Le
agenzie di sicurezza – spiega
Veronesi – rientrano all’art. 19,
lettera H e devono sottostare
alle norme antiriciclaggio. Ci
sono tre tipologie di soggetti
che vengono monitorati: i soggetti
finanziari come banche,
assicurazioni; i professionisti,
quali avvocati e notai; infine
i soggetti non finanziari come
per esempio i mediatori immobiliari.
Dunque le agenzie di
sicurezza sono tenute a fare le
segnalazioni sulla base della
normativa”.
L’Aif tuttavia non
può avere accesso alle cassette
di sicurezza, dunque tutto si
fonda sulla fiducia e buona volontà
di questi operatori della
sicurezza. Ed anche in caso
di rogatoria, o un magistrato
nutre dei sospetti e va a colpo
sicuro, oppure di fatto nessuno
– nella pratica – andrebbe mai
a guardare in queste cassette
di sicurezza.
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DI …
Marino di N. Montebelli
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