Il Consiglio confederale della Cdls, riunitosi questa mattina, ha definito le linee di impegno da seguire nei prossimi mesi: in primo piano l’ottenimento di segnali concreti nel settore dello sviluppo e del lavoro. La recente uscita dalla black-list deve poter garantire “immediate opportunità di crescita economica e occupazionale”.
Dopo anni di pesante recessione l’obiettivo della crescita deve tornare al primo posto dell’agenda politico-istituzionale. “Il Governo deve mandare subito segnali concreti per attirare nuovi investimenti di qualità, definendo un piano industriale che rilanci il nostro settore manifatturiero. Questa è la via maestra per creare nuovi posti di lavoro, risollevare i consumi interni e risanare il deficit pubblico”.
Secca la bocciatura alla Finanziaria 2014, che prevede tagli lineari degli stipendi pubblici e pensionamenti forzati. “E’ un intervento a gamba tesa che non solo mina il ruolo contrattuale del sindacato, ma che presenta anche profili di incostituzionalità”, sottolinea la CDLS. Per questo è stato proclamata dalla CSU la mobilitazione nella PA e da lunedì scatta un programma di assemblee con tutti i dipendenti pubblici.
Per la CDLS, infine, è sbagliata e contraddittoria la strada intrapresa dal Governo con il decreto incentivi occupazionali. (…)
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