Corriere Romagna San Marino: «No alla riforma previdenziale». Sit in in piazza di cento avvocati
Né striscioni, né slogan, in compenso c’è alle spalle uno sciopero che prosegue incessantemente dal 6 giugno e che, proprio nei giorni scorsi, ha inasprito le sue forme. Erano oltre un centinaio, ieri pomeriggio, gli avvocati e liberi professionisti che sono scesi in piazza per chiedere al governo di non far diventare legge la riforma previdenziale che, come dipinta dall’esecutivo, prevede l’accorpamento dei fondi pensione tra professionisti e artigiani e commercianti. Una misura contro la quale i primi si sono scagliati già più di una volta. Questo perché il loro fondo vanta un attivo di sette milioni, a fronte di un passivo di oltre dieci “vantato” dal fondo degli artigiani. I legali hanno quindi chiesto un incontro coi capigruppo consiliari, ma non è stato accordato. In compenso, per stamane è previsto alle 11 un appuntamento col segretario alla Sanità, Claudio Podeschi. L’intento dei togati è quello di salvare la divisione dei fondi in zona Cesarini, visto che proprio questo pomeriggio approderà in seconda lettura il progetto di legge della segreteria di Podeschi. Nota “dissonante” quella dell’avvocato Gian Nicola Berti – consigliere di maggioranza – che, pur dicendosi solidale ai colleghi, ha annunciato il voto a favore della sua coalizione, e quindi per la riforma. I liberi professionisti, dopo il sit in, sono saliti sul loggione, per seguire in diretta i lavori del Consiglio grande e generale.
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