San Marino Cina via Ibs

San Marino Cina via Ibs

Gianni Rossi di La Voce di Romagna San Marino:  Le carte sono al vaglio
degli inquirenti di Napoli
che indagano sulla
provenienza dei soldi / Un fiume di denaro transitato via Titano / Il caso. Un cittadino
cinese e un
partenopeo nel 2011
movimentano tramite
l’Ibs oltre un milione e
mezzo di euro per
mezzo di bonifici
esteri diretti in Cina

Un mare di denaro contante
dalla Riviera, nel corso
del 2011, ha preso la strada
per il Monte Titano.
Danaro cash che all’inizio del 2011
un cittadino cinese, accompagnato
da un napoletano, versano in più riprese
all’Ibs con sede a Dogana. L’istituto
bancario oggi non è più attivo,
l’anno successivo ha infatti acquisito
il pacchetto di maggioranza
di Unicredit in Bac, dando vita a una
delle prime operazioni di aggregazione
del sistema bancario sammarinese
.
Le carte dei rapporti bancari
di cui La Voce è venuta in possesso
sono al vaglio della magistratura di
Napoli che sta indagando sulla provenienza
dei soldi, si parla di alcuni
milioni di euro, versati a San Marino
e fatti uscire attraverso bonifici esteri
verso la Cina.

(…) Di sicuro un modo di operare anomalo.
San Marino ha una nuova
legislazione che la allinea agli standard
internazionali, i flussi di denaro
contante dovrebbero essere tracciati.
Spontaneo chiedersi se qualcuno
ha segnalato qualcosa a Banca
Centrale. Inoltre, considerato che era
in atto una fusione bancaria nessuno,
nemmeno chi ha fatto la due
diligence si è reso conto degli anomali
e costanti passaggi di denaro?
Sono almeno una ventina le persone
chiave negli organismi amministrativi,
di controllo e di vigilanza
che hanno avuto accesso, o per lo
meno si sono imbattuti in queste operazioni,
fosse anche prendere in
contanti 300mila euro, considerato
che la nuova normativa sammarinese
impone l’adeguata verifica
.

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