San Marino. Cocaina, arresti e denunce

San Marino. Cocaina, arresti e denunce

L’Informazione di San Marino

Un etto e mezzo di cocaina due arresti e due denunce 

Donna sammarinese finisce ai domiciliari. Il compagno albanese sotto custodia cautelare in carcere

Antonio Fabbri 

Due arresti, uno in carcere e uno ai domiciliari, e due denunce a piede libero. Questo il bilancio, temporaneo considerato che le indagini non sono ancora terminate, dell’operazione antidroga condotta dal Reparto Operativo di Polizia Giudiziaria della Gendarmeria unitamente al Nucleo antidroga dello stesso corpo. In manette è finito un albanese domiciliato in repubblica, nome già noto alle forze dell’ordine sempre per precedenti specifici legati allo spaccio di stupefacenti. E’ così finito in carcere Eder Spathi con l’accusa di detenzione a scopo di spaccio, di un ingente quantitativo di cocaina, il più elevato finora sequestrato sul Titano.
Un etto e 30 grammi di cocaina più circa 50 grammi di sostanza non stupefacente che veniva utilizzata per tagliare la droga.
Complessivamente, dunque, 180 grammi di sostanza per un valore complessivo sul mercato degli stupefacenti di circa 10mila euro. A illustrare l’operazione il comandante del reparto di Polizia Giudiziaria, Stefano Bernacchia affiancato dal Brigadiere Sergio Zonzini del Nucleo antidroga. 

Una brillantissima operazione – ha detto il Tenente Bernacchia – che ci ha tenuto impegnati almeno due mesi. L’indagine ha preso origine da una serie di accertamenti e verifiche posti in essere dalla Gendarmeria attorno ad una abitazione ove erano state notate frequentazioni anomale di soggetti, con visite molto brevi”. Sono stati messi in campo, quindi, servizi di pedinamento, fotografie e riprese video. “Servizi di polizia durati fino a lunedì scorso quando siamo intervenuti fermando un soggetto di San Marino subito dopo aver acquistato 5 grammi di cocaina. L’uomo è stato fermato lungo la superstrada e controllato da una pattuglia di pronto intervento della gendarmeria. Trovato in possesso di un involucro con all’interno cocaina, è stato portato presso la gendarmeria e interrogato. Di lì è quindi partita tutta l’attività di perquisizione all’interno di due abitazioni”. In una è stata rinvenuta cocaina per circa 130 grammi, e sostanza da taglio, mannite, per circa 50 grammi. Nella seconda abitazione sono stati rinvenuti, invece, circa 0,20 grammi di cocaina. “Si trattava della abitazione di un consumatore, dunque.

La gendarmeria ha quindi proceduto all’arresto dell’albanese trentenne, Eder Spathi, già noto alle forze dell’ordine e implicato a suo tempo anche nella maxi indagine riminese che era stata denominata “Titano”. E’ finita ai domiciliari, poi, la compagna dell’albanese, una sammarinese quarantenne. Denunciati a piede libero, invece, i due consumatori sammarinesi trovati in possesso della sostanza stupefacente. Oltre alla cocaina sono stati posti sotto sequestro anche i telefoni cellulari della coppia finita sotto custodia cautelare e 500 euro ritenuti frutto dello spaccio.

L’indagine, di iniziativa della gendarmeria, è stata poi coordinata dal Commissario della Legge Antonella Volpinari e gli atti conclusivi, sequestri e convalida degli arresti, sono stati firmati dal Commissario della Legge Alberto Buriani.

Una attività impegnativa, hanno riferito gli agenti, che ha richiesto numerosi appostamenti anche per la scaltrezza del soggetto albanese che per un certo periodo teneva la sostanza nascosta fuori casa, in un parco. L’intervento è avvenuto proprio quando l’uomo aveva riportato lo stupefacente nella propria abitazione. La Gendarmeria ha rilevato anche una complicità attiva della compagna, che avrebbe anche effettuato delle consegne di stupefacenti. Di qui la custodia cautelare ai domiciliari della donna.

Spathi, domiciliato presso la compagna, era in attesa di residenza tanto che nell’ultima Commissione esteri era stata presentata la domanda. Dopo le verifiche del caso anche con le autorità preposte, tuttavia, la commissione ha deciso di sospendere la richiesta che, adesso dovrà dunque essere valutata alla luce dell’accaduto.

 

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