Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: Sospeso il Console Colombelli, l’immunita’ diplomatica usata per muovere fondi neri
“Io quei soldi non li ho mai portati a Baita, era Colombelli che faceva tutto in prima persona, perché diceva che grazie all’immunità diplomatica era il sistema più sicuro”. Sono le parole di Claudia Minutillo, interrogata dal Pm Stefano Ancilotto nell’ambito dell’indagine “Chalet” che parla di una mole milionaria di fatture false emesse dalla società del console a disposizione William Colombelli, la Bmc Broker, verso le società del Gruppo Mantovani Spa, colosso delle grandi opere del nord-est e tra le prime società appaltatrici dell’Expo di Milano 2015. La Minutillo, al momento, è l’unica ad avere risposto alle domande degli inquirenti, mentre gli altri principali indagati, Piergiorgio Baita presidente della Mantovani, il suo direttore amministrativo Nicolò Buson e il console William Colombelli della sammarinese Bmc, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. La Minutillo, che fino al 2005 era l’ombra di Galan in regione Veneto, ha ammesso di aver saputo che Bmc faceva consulenze fittizie, anche se solo in un secondo tempo. Sostiene di essere stata “vittima” di Colombelli, che millantava di svolgere un’attività di intermediazione con professionisti in grado di redigere complessi studi su strade e altre opere pubbliche. Invece gli inquirenti hanno scoperto che alla Gdf vennero dati studi già presenti in Mantovani e fotocopiati con il logo della società sammarinese. (…)
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