L’Informazione di San Marino. Come rispose Tremonti…
Marino Cecchetti
Teodoro Lonfernini, martedì scorso, su Facebook ha esordito così: “Il Paese non lo risolleviamo con la polemica politica spiccia, quella fatta di chi c’era prima e poteva fare ma non ha fatto nulla per evitare il collasso, anzi; quella polemica fatta proprio da chi ha sostenuto, affiancato e fatto accordi con chi ha “banchettato” sul Paese ahinoi”. E ha terminato: “A buoni intenditori, vedi il prof. Cecchetti, vedi Repubblica futura, una parte almeno, vedi Andrea Zafferani, lui tutto solo, abbiano quella dignità ed onestà intellettuale”.
Ho provato a contattare Teodoro per chiedergli perché mi avesse tirato in ballo. Non ho avuto riscontro. Mi dispiace.
Andando a tentoni, mi vien da pensare che a dare fastidio sia questo mio insistere che sarà il sottobosco politico affaristico a rimettersi in moto con l’arrivo dei 500 milioni di euro chiesti in prestito dallo Stato.
Finirò in Tribunale per questo?
Nel 2010 sono stato davvero denunciato per aver criticato la legge con cui si finse di abolire l’anonimato societario. Ben 9 consiglieri mi ritennero, di fatto, un “nemico della Repubblica”, come mi scrisse uno di loro, Gian Nicola Berti. Ecco i nomi degli altri 8: Mario Lazzaro Venturini, Nadia Ottaviani, Denis Amici, Angela Venturini, Massimo Cenci, Assunta Meloni, Maria Luisa Berti e Marco Gatti.
Questa volta c’è di mezzo l’ordine del giorno con cui Npr, Dml, Rete, Libera e Pdcs hanno firmato una cambiale di € 15.000 a carico di ciascuno di noi. Continueranno, invece, a non essere disturbati gli “affaristi spudorati” che hanno sottratto allo Stato somme enormi, creando un debito “insostenibile”.
La tentazione sarebbe di rispondere all’amico Teodoro come l’ex ministro Giulio Tremonti quella volta a Roma, non proprio convinto di aver capito bene cosa gli si andava dicendo sul nostro Paese.