San Marino. Commissione Consiliare Istruzione 14 luglio

San Marino. Commissione Consiliare Istruzione 14 luglio

Commissione

Commissione Consiliare Permanente

Affari Costituzionali ed Istituzionali; Pubblica Amministrazione; Affari Interni,

Protezione Civile, Rapporti con le Giunte di Castello; Giustizia; Istruzione, Cultura,

Beni Culturali, Università e Ricerca Scientifica

 

SEDUTA DI MARTEDI’ 14 LUGLIO – POMERIGGIO

In apertura di seduta il presidente della Commissione Pasquale Valentini (Pdcs) dà notizia di una lettera firmata da alcuni insegnanti di educazione artistica che segnalano una “disparità di trattamento” tra chi possiede titoli di studio diversi nell’accesso all’insegnamento. Un problema, evidenzia Valentini, che “richiede un approfondimento”. Dello stesso avviso Guerrino Zanotti (Libera) secondo il quale va affrontato anche un altro tema, ovvero quello “dell’aggiornamento dei titoli di studio”. A tal proposito, nella scorsa legislatura, si era insediato “un apposito gruppo di lavoro”. Riccardo Stefanelli (Pdcs) mette in guardia dal rischio di “scardinare quelle che sono le graduatorie esistenti”.

Si passa quindi al Comma 2, il riferimento del Segretario di Stato Andrea Belluzzi in materia di scuola. Belluzzi ricorda anzitutto che “gli esami si sono tenuti regolarmente, in presenza e senza particolari problemi”. Sul fronte della scuola dell’infanzia, “non ci sono state segnalate particolari problematiche”. Il focus riguarda ora la ripartenza dell’anno scolastico prevista per settembre. Le attuali condizioni sanitarie consentiranno “una modalità di ripresa secondo i canoni normali”, ovvero, con le classi “così come erano state formate in precedenza”. Nessun frazionamento o turnazione, dunque, ma massima attenzione agli aspetti di sicurezza. “Non rileveremo la temperatura, ma adotteremo un modulo per cui saranno i genitori a dichiarare – qualora ci fosse una ripresa di criticità – che mandano a scuola gli studenti solo con temperatura corporea adeguata”. “Tutte le aule – aggiunge Belluzzi – sono state valutate dalla Protezione Civile”. Dal punto di vista logistico, “non abbiamo particolari problemi per la scuola dell’infanzia o scuole elementari. Quanto alle scuole medie, per mantenere un distanziamento adeguato abbiamo dovuto fare alcuni interventi – abbattere pareti, creare un’aula in più – a Serravalle”. Altri interventi sono in programma anche a Fonte dell’Ovo. In caso di un’eventuale recrudescenza del contagio, il Segretario di Stato non esclude la possibilità di praticare “outdoor school” mettendo a sistema “ulteriori potenziali aule” e facendo ricorso a luoghi come “musei, centri sociali, Case di Castello”. L’attuale quadro sanitario consentirà anche la ripresa ordinaria del trasporto scolastico, tuttavia eventuali problematiche potrebbero subentrare in casi di situazione di crisi. “Non si dica – rimarca il Segretario – che non ci sono piani di emergenza. Io dico piani al plurale perché dipenderà dal livello di criticità. Passiamo da una situazione di ripresa ordinaria a un possibile lockdown. Infine, sulla lettera inviata dai docenti di educazione artistica, c’è l’impegno ad “adeguare ai mutati tempi una normativa che è del 1979”.

Di seguito una sintesi degli interventi.

Comma 1

Pasquale Valentini (Pdcs): A tutti i membri è stata data comunicazione di un documento che alcuni insegnanti di educazione artistica ha fatto pervenire sul tema dell’accesso all’insegnamento. Segnalo una disparità di trattamento tra gli insegnanti che hanno la laurea in Accademia di Belle Arti e chi ha la laurea in Architettura. E’ la segnalazione di una problematica. Problema che richiede un approfondimento. I criteri per la formazione delle graduatorie non sono inammovibili.

Guerrino Zanotti (Libera): Sarà utile aprire un ragionamento: è una situazione che apprendo con questa lettera e credo sia necessario venga inserita all’interno del dibattito in questa Commissione. Io credo si debba anche affrontare un tema evidenziato nella scorsa legislatura: aggiornamento dei titoli per l’accesso all’insegnamento. Il gruppo di lavoro doveva lavorare sulla revisione dei titoli di studio per l’accesso all’insegnamento. E’ stato fatto un lavoro di circa 6 mesi. Il gruppo di lavoro aveva prodotto del materiale. Disponibilità da parte nostra a valutare e discutere di quel materiale. Le norme non sono più adeguate ai nostri tempi. Noi chiediamo che venga data disponibilità rispetto a questo tema. Noi daremo il nostro apporto in termini di idee e discussione.

Riccardo Stefanelli (Pdcs): La questione riguarda tutte le graduatorie. Si potrebbe dare un punteggio solo sull’insegnamento della materia specifica ma si andrebbero a scardinare tutte le graduatorie esistenti. Valutazione da fare con attenzione. C’è anche il discorso del passaggio tra scuole medie e superiori. Introdurre punteggi specifici per ogni specificità creerebbe delle difficoltà di gestione.

Marika Montemaggi (Libera): Grande dibattito c’è stato in merito a una missiva di ex membri del Collegio Garante. Non voglio entrare nel merito di ciò che accade nei vari organismi. Sicuramente da segnalare a nome dell’opposizione che siamo molto preoccupati del rischio che ci può essere nel momento in cui con delle forzature rischiamo di andare incontro a sanzioni internazionali. Importante mantenere un equilibrio interno e la separazione dei poteri. Però attenzione perché ci guardano anche da fuori. Quella di ieri era un’ennesima forzatura che parte di questa maggioranza voleva portare a casa come risultato. C’è questa preoccupazione. In tanti contesti noi non ci siamo. Ci sono i colleghi che in maniera riservata entrano e agiscono in queste Commissioni. Però stiamo assistendo a una serie di passaggi pericolosi. Ieri si è sventato un tentativo pericoloso di ingerenza.

Pasquale Valentini (Pdcs): Sarebbe fuori luogo se adesso iniziassimo un dibattito su quel tema. Riconosco la legittimità della preoccupazione manifestata, ma mi permetto di sottolineare una discussione per evitare che oggi vi sia una prosecuzione del dibattito avvenuto in seduta segreta. Tuttavia si tratta di tematiche di importanza vitale per il nostro Paese. Se c’è un problema di questo periodo è di non riuscire a stare dentro le funzioni.

Alberto Giordano Spagni Reffi (Rete): Accolgo l’invito di non creare un dibattito. Non ho tante notizie, perché era una seduta segreta. Quando emergeranno le notizie in maniera ufficiale si valuteranno tutti insieme le strade da percorrere.

Pasquale Valentini (Pdcs): Quella lettera ci stimola a una valutazione. E’ un problema che abbiamo come Paese. Normalmente ci siamo affidati ai criteri della vicina Italia, ma non sempre le cose sono sovrapponibili. La lettera può essere uno stimolo per fare delle valutazioni e vedere se ci sono dei cambiamenti da apportare. Non si tratta di cambiare tutto, ma situazioni che creano disparità.

Comma 2 – Riferimento del Segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura sugli adempimenti indicati dall’Ordine del Giorno approvato all’unanimità nella seduta del 7 maggio u.s. Con particolare attenzione all’avvio del nuovo anno scolastico e relativo dibattito

Segretario di Stato Andrea Belluzzi: Faccio un quadro generale anche se il focus maggiore riguarda il riavvio del prossimo anno scolastico. Vorrei parlare della conclusione di quello che è appena terminato. Gli esami si sono tenuti regolarmente, in presenza e senza particolari problemi. Abbiamo avuto un caso di un docente che ha rifiutato di fare la sierologica. Insegnanti si sono presi la responsabilità all’ultimo momento di svolgere l’esame al posto dell’insegnante. Ringraziamento va a chi si è preso la responsabilità. Scuola dell’infanzia è ripresa e ha terminato attività con numeri ridotti. Non tutti i posti disponibili sono stati utilizzati dalle famiglie. Non mi sono giunte notizie su problematiche. Abbiamo riattivato e ripreso la scuola dell’infanzia in sicurezza secondo le regole che ci siamo dati. Stiamo concludendo le trattative per i fornitori del servizio di trasporto. Significa che stiamo definendo accordi per non pagare una tariffa piena rispetto a un servizio che pienamente non è stato erogato. Possiamo avviare le procedure per chi aspetta il rimborso del trasporto scolastico. Per l’anno scolastico che ci aspetta – nell’organizzare le classi, le aule, etc – ci siamo attivati. Non abbiamo particolari problemi per la scuola dell’infanzia o scuole elementari. Nelle scuole medie abbiamo dovuto fare alcuni interventi di urgenza soprattutto a Serravalle. Per mantenere un distanziamento adeguato abbiamo dovuto fare alcuni interventi: abbattere pareti, creare un’aula in più. Sono in corso anche a Fonte dell’Ovo alcuni interventi. Per le superiori devo segnalare che non è stato possibile dare seguito all’avvio del corso di lingua spagnola. La mancanza di avvio è dovuta al ritardo che il lockdown ha arrecato a tutte le pratiche. Tutte le classi hanno un numero sufficiente per poter proseguire con la composizione che hanno. Composizione adeguata alle aule in cui si faranno le lezioni. Per linguistico e classico c’è accorpamento di un’area comune. Mancano ancora da fare delle cose. Soprattutto per quel che riguarda gli aspetti didattici dei protocolli di emergenza. Nelle prossime settimane avvierò un confronto per raccogliere eventuali considerazioni di natura didattica. Capire se nei modelli di emergenza ci sono aspetti migliorativi. Mi sono già attivato con le istituzioni pubbliche e private e con il vescovo per quel che riguarda – in caso di eventuali emergenza – la possibilità di praticare l’outdoor school. Oltre alle aule delle scuole, anche altri immobili: musei, centri sociali, case di castello. Mettere a sistema ulteriori potenziali aule per poter comunque in caso di necessità avere più distanzia tra gli allievi e avere ulteriori vani. Attività scolastica che potrà variare. Sulla lettera dei docenti. Mi pongo il quesito circa la sussistenza di altre possibili criticità. Necessità di adeguare ai mutati tempi una normativa che è del 1979. C’è una ripresa anticipata delle lezioni in tutti gli ordini di scuole. Potremo fare una fotografia definitiva prima della ripresa dell’anno scolastico. Rimane in caso di criticità il problema del trasporto. Ad oggi non ci sono soluzioni se non quello di affidarsi alle famiglie. E’ un momento di assembramento di studenti e ragazzi di difficile soluzione.

Pasquale Valentini (Pdcs): La proposta è di far riprendere le scuole con le classi così com’erano formate perché la logistica lo permette. Dunque avvio della scuola così come la conosciamo ma non con orari ridotti o classi divise in due.

Sds Andrea Belluzzi: La modalità di ripresa è una modalità secondo i canoni normali. Classi così come erano formate in precedenza e con la formazione delle nuove classi come precisato. Sicuramente ci sarà una maggiore attenzione in fase educativa e di considerazioni su quello che è il Covid-19 e sui comportamenti virtuosi da tenere. Un ultimo aspetto riguarda la scuola secondaria superiore. Le uscite di studio previste per il mese di settembre sono state rinviate alla prossima primavera. Ci sarà la restituzione delle quote versate.

Gloria Arcangeloni (Rete): Una domanda. Il trasporto scolastico com’è stato impostato per l’anno 2020-2021?

Marika Montemaggi (Libera): Per il nuovo anno mi sarei aspettata un riferimento più dettagliato. Eravamo usciti con una serie di domande e preoccupazioni su vari scenari per essere pronti a gestire una eventuale emergenza. Mi solleva sentire che ci saranno pochi accorgimenti, ma mi chiedo se sarà così con la speranza che vada tutto bene. Quali saranno i costi delle ristrutturazione e dei lavori infrastrutturali da mettere in atto? Ci può dare già una valutazione di questo? Mi pare di capire che se tutto rimane così non avremo bisogno di nuovi docenti. E’ stato stilato un protocollo per quanto riguarda l’accesso a scuola? Possiamo vederlo? Si parlava di poter garantire la didattica per chi dovesse ritrovarsi positivo al Covid. Siamo coperti? Possiamo garantire loro questa cosa? Si è ragionato sulla refezione? C’è la possibilità di tornare alla normalità? Qual è la soglia che possiamo garantire alle famiglie? Infine il trasporto scolastico: immagino sia molto complesso intervenire sull’organizzazione. Non so se con uno scaglionamento e più passaggi di autobus possiamo alleviare questa potenziale situazione di criticità. Scaglionamenti dei passaggi di autobus. Sull’outdoor apprezzo che non si sia persa questa opportunità. Un modo per avvicinare i nostri studenti alla storia del Paese sfruttando anche le sedi che a volte nemmeno noi conosciamo. Favorire questo metodo di insegnamento. Fare scuola in un posto non canonico non significa non fare scuola.

Maria Katia Savoretti (Rf): Anche io mi volevo ricollegare a quanto detto da Montemaggi. Positivo il fatto che questa emergenza sia veramente giunta alla fine. Però auspichiamo che ci sia veramente un piano B. Non sappiamo cosa ci sarà nel mese di settembre per evitare di trovarci impreparati. Lasciando il trasporto alle famiglie andiamo ad aggravare le famiglie stesse. Non è così semplice. Anche perché rischiamo di creare un po’ di ingorghi. Prendere in considerazione la lettera dei professori di educazione artistica e quindi affrontare il tema di un possibile adeguamento della normativa.

Mirko Dolcini (Domani – Motus Liberi): Apprezzo il progetto che è stato fatto sulla outdoor school. Non sarei assolutamente contrario al di là del Covid ad un lancio di questo metodo scolastico in musei, teatri e spazi aperti. Un’ipotesi interessante considerando che è già sviluppata in altri Paesi. Sul trasporto scolastico va trovata anche una soluzione anche dal punto di vista economico. Potrebbero esserci dei problemi visto che è una situazione nuova e alcune famiglie non hanno preso in considerazione la possibilità di dover portare i figli a scuola. Bisogna verificare se la refezione tornerà come era in precedenza. Anche il valutare un protocollo per l’insegnamento a distanza per studenti che dovessero essere colpiti dal Covid.

Mariella Mularoni (Pdcs): Possiamo ritenerci soddisfatti di come la scuola sammarinese abbia reagito all’emergenza e stia programmando la ripartenza. Già avviati gruppi di lavoro con insegnanti che hanno dato la loro disponibilità a valutare le soluzioni più adeguate alla ripresa dell’anno scolastico. Penso che ci sono ancora tantissime cose da fare, in particolar modo in merito al trasporto scolastico. Oggi però ci possiamo considerare soddisfatti. Soddisfatti degli interventi fatti e di come la scuola ha fornito risposte nell’emergenza. Ci sono stati casi di insegnanti che hanno voluto seguire in videoconferenza gli esami. Nella scuola media abbiamo avuto il caso di un ragazzo che ha dato l’esame di terza media dall’Ucraina in collegamento in videoconferenza.

Guerrino Zanotti (Libera): Stando alla situazione attuale c’è la garanzia che si potrà tornare a scuola regolarmente con l’inizio dell’anno scolastico anticipato. Questo non può che fare piacere. Voglio fare qualche sollecitazione al Segretario per avere qualche risposta in merito. Vorrei chiedere se in merito al tema del tempo perduto – la didattica a distanza ha sicuramente sopperito al fatto che non si potessero svolgere le lezioni – però forse qualche carenza a livello didattico si riscontrerà. Chiedo se ci sono delle idee per recuperare il terreno perduto. Rispetto alla questione del trasporto: mi pare di aver capito che ci sono delle criticità per garantire il trasporto in sicurezza. Ritengo che si debbano fare tutti gli sforzi affinché il trasporto pubblico – magari scaglionando gli orari e rispettando le condizioni di sicurezza – sia garantito. Ci sono dati preoccupanti in altre parti del mondo. Qualora dovesse esserci un nuovo sviluppo della pandemia, esiste un piano B? In caso di necessità di maggiore distanziamento sociale, aule e strutture scolastiche sono in grado di sopportare la presenza degli studenti? Chiedo magari se il Segretario è disponibile a riferire alla Commissione quali sono i risultati della trattativa che state portando avanti con le aziende del servizio di trasporto in merito anche al tema del rimborso.

Sds Andrea Belluzzi: Oggi si tornerà a scuola in condizione ordinaria con il trasporto scolastico effettuato in maniera ordinaria. Sarà una ripresa ordinata come nei precedenti anni scolastici. Il problema del trasporto riguarda solo una eventuale situazione di crisi. Ci saranno delle procedure per quel che riguarda la sanificazione, la pulizia delle mani e i gel. Non rileveremo la temperatura, ma adotteremo un modulo per cui saranno i genitori a dichiarare se c’è una ripresa di criticità che mandano a scuola gli studenti solo con temperatura corporea adeguata. Abbiamo un piano B, C e D. Non si dica che non ci sono piani di emergenza. Io dico piani al plurale perché dipende dal livello di criticità. Passiamo da una situazione di ripresa ordinaria a un possibile lockdown. Le modalità variano da scuola a scuola in base alle condizioni. Nell’ordinario la refezione è prevista regolarmente, anzi, l’abbiamo già adottata nei centri estivi. Nel caso dovessimo utilizzare la didattica a distanza saranno potenziati gli strumenti. Sia software che hardware. Nelle Aule gli insegnanti avranno a disposizione gli strumenti per fare la didattica a distanza. Tutte le aule sono state valutate dalla Protezione Civile. I numeri hanno avuto una valutazione e un via libera. A Serravalle lavori per 25mila euro, Fonte dell’Ovo per 20mila. Nella ripresa ordinaria non occorreranno nuovi docenti. Si prevede la possibilità di avere alcuni educatori a disposizione nella scuola dell’infanzia e ripristina dei ruoli che erano stati abrogati. Quei modelli hanno bisogno ancora di una rifinitura di carattere didattico – cioè un confronto con gli insegnamenti – prima di sottoporli a voi consiglieri. Questi piani devono trovare condivisione anche da parte loro. Il problema del recupero. Grazie alla didattica a distanza tutto quel tempo non è stato mangiato. Il recupero non va fatto in un anno, ma durante un percorso. Bisogna raccogliere le sensibilità del corpo docente per portare a termine questo recupero. La fotografia verrà fatta alla ripresa. Sul trasporto scolastico la transazione è in corso. Non sono in grado di dire quale sarà il risparmio, ma un risparmio ci sarà perché una parte di servizio non è stata erogata. Per il trasporto stiamo coltivando la linea di concedere alle famiglie un credito sui prossimi abbonamenti. Questo inciderà meno anche nelle tasche delle famiglie.

Marika Montemaggi (Libera): Sono convinta che il confronto con i docenti sarà fondamentale. Da parte mia richiedo di fare un nuovo aggiornamento anche a seguito dei confronti fatti col corpo docente. Oggi c’è qualche campanello d’allarme. Non vorrei che la scuola per prima dovesse mettere in campo la chiusura rispetto ad altre realtà economiche.

Pasquale Valentini (Pdcs): Mi permetto di aggiungere una cosa. La raccomandazione: quelli che avete chiamato protocolli dovranno essere oggetto di confronto con tutti gli attori per creare un regime di accompagnamento. Utile che prima della scuola si incontrino i genitori affinché le famiglie siano messe a conoscenza di quello che scuola farà. Non aspettare la reazione del dopo. Che questo avvio sia il più possibile condiviso.

Sds Andrea Belluzzi: Ci sono dei canali che vanno tenuti attivi. Un quadro di dialogo con le famiglie per rappresentargli come sarà la scuola nel ripartire. Anche un piano di comunicazione che va portato a sistema con gli insegnanti. Diamo un segnale di un Paese che dialoga su questo importante punto di riferimento della comunità e mi auguro che questo dialogo possa continuare sia per la ripresa che per il dopo.

 

 

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