San Marino. Commissione Finanze: in seduta segreta audizione dell’amministratore unico della Società di gestione degli Attivi ex Bns e dei vertici di Banca

San Marino. Commissione Finanze: in seduta segreta audizione dell’amministratore unico della Società di gestione degli Attivi ex Bns e dei vertici di Banca

Nel comma comunicazioni affrontati diversi temi: dal caro energia alle consulenze

La seduta odierna della commissione Finanze – recita il report di San Marino News Agency – si apre con il comma Comunicazioni, che viene sospeso dopo le 9,30 per l’audizione in seduta segreta dell’Amministratore unico della Società di gestione degli Attivi ex Bns e dei Vertici di Banca centrale in ottemperanza all’ordine del giorno approvato dalla III Commissione consiliare permanente nella seduta del 26 ottobre 2022.

Durante il comma Comunicazione, i consiglieri di Libera Eva Guidi, Matteo Ciacci e Luca Boschi chiedono conto di una serie di questioni, dal caro bollette allo stato di salute del sistema bancario e finanziario, con particolare riferimento ai salvataggi di Banca Cis e Asset Banca, fino ai conti dell’Azienda di Stato per i servizi pubblici. Nicola Renzi di Repubblica Futura solleva anche la questione delle tante consulenze assegnate: i 130.000 euro per il nuovo ospedale, i 150.000 per l’accordo con il Politecnico di Milano e la serata di gala dell’Aaslp.

Replicano prima il consigliere di rete Emanuele Santi, ricordando che su gas ed energia elettrica la soluzione dell’indicizzazione dell’energia elettrica e del ridotto aumento del gas, il 30%, è la soluzione che bilancia le esigenze di bilancio e la tutela dei cittadini. E poi il segretario di Stato per le Finanze Marco Gatti sottolineando da un lato la necessità di aprire un dibattito sul futuro dell’energia e dall’altro che il sistema bancario e finanziario, come confermato dal Fmi, ha fatto “enormi passi in avanti” e liquidità e profili patrimoniali. In merito a Cis e Asset, prosegue Gatti, il governo sta gestendo due situazioni ereditate, mentre per il rinnovo del bond il governo avrà il mandato del Parlamento a partire dal prossimo anno e valuterà le migliori finestre di mercato.

La seduta viene interrotta dal presidente Alessandro Mancini per dare spazio a quella segreta e riprenderà normalmente al termine del comma 3, con ogni probabilità dalle 14.30, dal comma Comunicazioni.

Di seguito un riassunto degli interventi in comma Comunicazioni

Nicola Renzi, Repubblica futura: espongo alcune riflessioni su un paio di temi: le serate pubbliche del governo sull’energia e le consulenze. Siamo in una fase molto delicata per il Paese e serve una diversa oculatezza nella spesa corrente. Noi abbiamo cercato di mettere sotto la lente d’ingrandimento alcune spese del governo: sulla sanità serve un focus preciso sui trasferimenti all’Iss e su alcune delibere. Ho sentito annunciare la costruzione del nuovo ospedale, con consulenze consistenti per 130.000 euro date ad personam a un soggetto e ci piacerebbe sapere cosa ne è stato di quei soldi. Un altro tema è il tertitorio: è stato sbandierato l’accordo con il Politecnico di Milano, ma la spesa di 150.000 euro ci lascia molto perplessi. E poi il gran galà dell’Aaslp con tanto di dress code. Il governo fa tirare la cinghia ai cittadini ma non è disposto a fare altrettanto.

Sulle bollette la questione è tutt’altro che risolta e stiamo elaborando proposte, tuttavia è insostenibile e offensivo quanto fatto dal segretario di Stato Teodoro Lonfernini e durante la serata pubblica con le accuse all’opposizione perché non ha partecipato. Viene da ridere, se si vuole che si partecipi si invita.

Eva Guidi, Libera: delle bollette abbiamo parlato tanto ma c’è confusione assoluta, quando servono risposte specifiche. Nella serata pubblica è stato detto che ci sarà un aumento delle bollette oltre il 30% del gas e l’indicizzazione per l’energia elettrica. Non ci consola che si paghi meno che in Italia. Serve una risposta seria e precisa a consumatori e imprenditori, quanto è più del 30%? Servono indicazioni specifiche, si tratta di importi importanti. Sono molto preoccupata per i rincari generali che ci sono, anche la spesa alimentare sale tra il 10% e il 20%, servono controlli e valutare politiche di contenimento dei costi. Nonostante la manovra delle Banche centrali, infatti, l’inflazione fa fatica a fermarsi. Non sarebbe male fare un tavolo per le emergenze economiche in cui mettere in campo politiche di chiarezza sulle bollette e fare di più per le politiche energetiche, porteremo delle proposte. Un tavolo di confronto serve anche per mettere in campo progetti nuovi sarebbe una buona cosa: da Fmi, d’altronde, è arrivato l’invito a procedere con il rinnovo del prestito internazionale di 340 milioni perchè il Fondo sa che gli indici fondamentali e l’andamento del mercato internazionale finanziario sono soggetti a elementi di incertezza e la situazione non promette bene. Avete messo in campo delle attività per procedere al rinnovo del bond anzitempo? Con un rialzo forte dei tassi c’è il rischio che diventi penalizzante.

Matteo Ciacci, Libera: sul sistema bancario-finanziario c’è la notizia degli ex correntisti di banca Cis hanno presentato ricorso a Strasburgo e ciò non può lasciarci inerti. Cercheremo di provare a ragionare insieme su come trovare una soluzione. Lo scorso 22 luglio si dovevano restituire le obbligazioni invece si sono congelati ulteriormente, con titoli di Stato per altri 10 anni, i risparmi dei correntisti. Sappiamo qual è la situazione del Paese, sarebbe facile affermare che era necessario un rimborso e rispettare il piano di risoluzione, ma una riflessione con tutto il sistema bancario è necessaria. Le responsabilità maggiori sono di azionisti e amministratori e serve un coinvolgimento delle banche e di Banca centrale perché se si va su emissione di titoli, devono essere messi in garanzia. Invito il segretario di Stato per le Finanze Marco Gatti ad aprire tavoli di confronto con le banche. Quali sono invece gli aggiornamenti sulla vicenda di Asset banca? Alla luce della sentenza di appello e che Cassa di risparmio sta dismettendo il patrimonio di Asset, il governo che intende fare? Non possiamo dimenticare quanto accaduto nel passato, si deve agire con soluzioni di buon senso e coinvolgendo a livello sistemico e solidaristico tutto il sistema bancario e finanziario.

Luca Boschi, Libera: sui conti dell’Azienda di Stato per i servizi, quando sapremo il bilancio 2022 e che impatto avrà sul bilancio previsionale 2023 dello Stato? Quale criterio verrà adottato, cassa o competenza? Si sente molto parlare del progetto sul Distretto economico speciale che potrebbe essere inserito nella legge di bilancio 2023. Il segretario di Stato Gatti può aggiornarci?

Emanuele Santi, Rete: su correntisti Cis ricorsi alla Cedu, quando è stata fatta la risoluzione sono state fatte obbligazioni per proteggere tutti a tre, cinque e sette anni. Questo piano è stato forse un po’ troppo ottimista e dopo tre anni ci siamo trovati a rimborsare cifre che non avevamo. E abbiamo fatto un titolo a 10 anni perché lo Stato potesse trovare le risorse, non è stato un atto contro i correntisti. Le condizioni a tre, cinque e sette anni non erano sostenibili.

Su gas ed energia elettrica si discute in maggioranza e la soluzione dell’indicizzazione dell’energia elettrica e il ridotto aumento del gas è la soluzione che bilancia le esigenze di bilancio e la tutela dei cittadini. Occorre poi fare un approfondimento sulle necessità di Aass e su un piano di risparmio: acqua, rifiuti, mattatoio e trasporti sono servizi in perdita, occorre capire come intervenire.

Marco Gatti, segretario di Stato per le Finanze: sulle bollette c’è stata un’audizione di recente, le domande vanno fatte in quella sede perché le tariffe le decide l’Autorità. Il governo sia verso l’Azienda di Stato che verso l’Autorità ha raccomandato di tenere conto di tutte le operazioni messe in campo per contenere l’aumento dei costi perché siano riversate nell’ambito della valutazione tariffaria. La chiusura 2022 segna una perdita per l’Azienda di quattro-cinque milioni di euro, ma la certezza ci sarà alla fine. Mentre per il 2023 la previsione è di un utile di 3,6 milioni.

La vera sfida su cui fare un dibattito approfondito è il futuro. Nessuno vuole un impianto, ma per contenere i costi dell’energia dobbiamo pensare a trattare diversamente la produzione, iniziando a farla internamente. Occorre dunque capire cosa è possibile fare e poi andare determinati su quella strada. Il governo si sta muovendo, prendendo in esame varie tecnologie.

Sul titolo, il governo si muove in basi alle leggi di bilancio e in questo momento non abbiamo il mandato del Parlamento a lanciare un’operazione di mercato. Il governo ha proposto di essere pronti dai primi giorni del 2023 a valutare le finestre migliori. L’intenzione è andare verso un roll over che tenga il valore di 340 milioni di indebitamento estero come limite entro il quale contenersi, mentre anche per i 50 di debito interno scade il roll over.

Sui correntisti di banca Cis, la risoluzione non è di questo governo, che invece la sta gestendo. Parlamento e Stato hanno preso l’impegno di dire che se le masse attive non sono sufficienti si interviene. Se i correntisti preferiscono avere credito imposta piuttosto che titolo di Stato si riduce l’esposizione debitoria, però le famiglie sono tante. Fino a 100.000 euro sono stati rimborsati con denaro contante, sopra sono stati trasformati in titoli. Non vorrei che vincere la causa provochi un danno rispetto alla situazione attuale. Anche per Asset si tratta di un problema che stiamo gestendo. Uno degli atti è la legge per cui attivi e passivi vanno trasferiti in Cassa d risparmio. La trattativa con Asset non riguarda direttamente il governo ma Bcsm e soci. Il governo si augura che si possa arrivare a una definizione che eviti un ulteriore ricorso al tribunale. Lo Stato è socio della Banca centrale e a qualunque tipo di accordo che preveda la corresponsione di un danno dovrà compartecipare pro quota. C’è un lavoro tecnico da portare avanti, ci auguriamo con sollecitudine, per arrivare a una definizione e cominciare a chiudere le pendenze.

Infine, sull’affidabilità del sistema bancario Fmi ha dato atto degli enormi passi in avanti fatti. Basiamoci su quello che gli interlocutori dicono, la liquidità e i profili patrimoniali sono cresciuti, sul profilo reddituale dopo anni non è più perdita. Il sistema non è guarito ma è in fase di guarigione e oggi l’audizione di banca centrale è importante per parlare della cartolarizzazione. Il nostro sistema non sta peggio di altri sistemi anche alle nostre porte.

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