San Marino. Conclusa la tre giorni di Sinistra Unita al Parco Ausa: dibattiti senza via d’uscita. San Marino Oggi

San Marino. Conclusa la tre giorni di Sinistra Unita al Parco Ausa: dibattiti senza via d’uscita. San Marino Oggi

San Marino Oggi: All’appuntamento di Sinistra Unita dibattiti mono-tematici /
Festa d’Estate a mezzo sorriso, dominano crisi e disoccupazione


Ieri sera si è conclusa la tre giorni di sinistra unita al Parco Ausa. Si è conclusa con due serate praticamente bloccate sulla situazione (“grave” è stato più volte sottolineato) in cui versa il Paese. E Sinistra unita si è voluta soffermare su di chi siano state le colpe e quali gli errori che hanno portato il Paese in questa situazione. Due infatti le domande attorno cui hanno ruotato i dibattiti. La prima, molto semplice sia nella fase di interrogativa sia in quella di risposta. “Chi paga la crisi?”, il quesito; “I cittadini”, la risposta corale. Seconda serata con interrogativo altrettanto semplice “Il Consiglio è lo specchio del paese?”; altrettanto naturale la risposta: “sì, anche se spesso i consiglieri sembrano avulsi dal contesto reale dell’economia”. Da registrare un episodio affiorato nella prima serata. Una madre, da sempre nell’area della sinistra si è lamentata sulla sanità, sulla difficoltà di avere contributi per cure oltre confine (“spesso trattati peggio degli extra comunitari”, una delle recriminazioni), insomma una situazione difficile per la signora ed anche per i due rappresentanti della maggioranza (Claudio Felici e Luigi Mazza) che a fine serata si sono fermati con la cittadina delusa per farsi raccontare bene cosa stia succedendo nel caso lamentato di “cattiva sanità”. Insomma le Feste estive nei parchi servono anche a questo. E Sinistra unita ne ha dato una prova. Inoltre da annotare come le due domande al centro dei dibattiti fossero collegate strettamente tra loro sta il fatto che la crisi è “pagata” dai lavoratori in primis e subito dopo dalle imprese.
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