Rinnovato il debito pubblico di San Marino, soddisfatto il governo: “Ottima operazione. Confermata la fiducia nel nostro paese”

Rinnovato il debito pubblico di San Marino, soddisfatto il governo: “Ottima operazione. Confermata la fiducia nel nostro paese”

“Abbiamo lanciato la nostra offerta per riacquistare sul mercato i titoli in scadenza a febbraio 2024 ieri mattina alle 9 offrendo un prezzo del 100% del valore nominale e uscendo con un tasso al 7%; dopo un’ora i feedback erano positivi, in tarda mattinata i book avevano ordini per più di 900 milioni, alcune ore più tardi, dopo un taglio sul tasso al 6,5% abbiamo chiuso con richieste fino a circa 1,5 miliardi confermando un ammontare di 350 milioni”.

Così i Segretari di Stato per le Finanze e il Bilancio Marco Gatti e per gli Affari Esteri Luca Beccari hanno commentato questa mattina alla stampa di emissione del debito pubblico per la Repubblica di San Marino conclusasi ieri, che tecnicamente si concluderà domani con la ratifica del decreto riguardante il nuovo rollover dei bond sammarinesi.

“Non è un nuovo debito, ma un allungamento del debito già emesso, una ristrutturazione che chiude il debito esistente”, precisano in apertura i due Segretari sottolineando l’assiduo lavoro svolto nelle ultime tre settimane nei road show con gli investitori per verificare se ci fossero le condizioni di mercato per investire in un bond sammarinese. “Vi è differenza tra questa e la precedente emissione del 2021, benché gli scenari di mercato complessi in entrambi i casi: la prima è uscita in un momento di estrema stagnazione delle transazioni per effetto del COVID, questa seconda è uscita assieme a emissioni importantissime, gli investitori internazionali avevano uno scenario di offerte più affollato”.

E ancora: “Riteniamo sia un’ottima operazione se considerato il complesso momento di mercato; il rischio di attendere sarebbe stato più alto, l’avvicinarci alla scadenza inoltre ci avrebbe indebolito, arrivare con ampio anticipo al rinnovo influirà in maniera positiva anche su un miglioramento del rating Fitch”.

“La tendenza è quella di slegare un’operazione tecnica da un ragionamento complessivo che è quello del bilancio di previsione che è sostenibile, in pareggio ed equilibrio; nessun allarmismo quindi“, è l’invito dei Segretari alle Finanze e agli Esteri, “San Marino non deve fare debito per coprire un disavanzo di bilancio ma rinnova un debito esistente. La strategia e la sfida dell’esecutivo erano di razionalizzare il debito e rafforzare le entrate, guadagnando stabilità in termini di liquidità e della finanza pubblica e di capacità di azione per lo Stato, la salute di un Paese si misura su questo”.

Sono arrivati 1,478 miliardi di ordini da 143 diversi investitori internazionali dell’area europea e un paio di account dal Medio Oriente. Grande la fiducia dei detentori del primo Eurobond, che hanno “rollato” gli importi sulla nuova emissione, quantomeno i “top holder” principali.
La prossima settimana si chiuderà anche la Tender Offer, ovvero l’offerta di riacquisto che è stata aperta sui Bond in scadenza a febbraio 2024; al momento i feedback sono molto positivi.

“Siamo soddisfatti – aggiunge il Segretario di Stato per le Finanze Marco Gatti-  la decisione presa ieri di lanciare l’operazione sul mercato dei capitali è stata felice, la fiducia nella Repubblica di San Marino è stata riconfermata. Abbiamo spuntato un tasso in linea con il posizionamento in questo momento del nostro Paese, un tasso per nulla disallineato. Questa operazione diventa importante perché recuperiamo un punto rispetto all’ultima valutazione di Fitch. L’altra sfida è di procedere con la cartolarizzazione per la quale so che il sistema bancario sta lavorando in maniera seria e spedita. Contiamo alla fine dell’anno di poterci presentare alla prossima valutazione di Fitch con un Paese con meno rischi rispetto a gennaio. L’operazione è frutto di una decisione di Governo condivisa dall’intera maggioranza. Il governo ha dovuto prendere atto della necessità del debito, non vi sono malumori anche se a tutti sarebbe piaciuto pagare un tasso inferiore: abbiamo scontato, noi come gli altri paesi usciti sul mercato in questo momento, gli aumenti dei tassi delle scorse settimane”.

E ancora: “Desidero sottolineare che sì, il tasso di interesse visto di per sé è molto più alto rispetto a quello dell’Eurobond 2021, ma se paragonato ai BTP italiani con la stessa scadenza, lo spread fra il tasso del nostro EuroBond e i BTP è rimasto sostanzialmente lo stesso, nonostante una condizione di mercato nettamente più sfavorevole” – ha aggiunto Gatti. “Da notare che nelle ultime settimane ci sono stati shock importantissimi, due crisi bancarie di rilevanza internazionale, una volatilità in continua crescita sui mercati e poche certezze. Abbiamo però deciso di uscire comunque con l’offerta di nuova emissione, partendo da un tasso attrattivo per riempire i book e poi cercare di stringere il più possibile sul tasso, guadagnando 50 punti base rispetto al tasso di partenza”.

Luca Beccari, Segretario di Stato per gli Affari Esteri, “il segnale che arriva dall’operazione è positivo perché conferma la fiducia dei mercati e degli investitori nella Repubblica di San Marino. È un’emissione che avviene in un contesto economico e di mercato completamente diverso da quello di due anni fa, seppur altrettanto complesso. L’operazione si è conclusa con un grande apprezzamento da parte del mercato che ci ha permesso di correggere al ribasso il tasso rispetto a quello di uscita del primo lancio, soprattutto ci proietta verso una dimensione di gestione del debito più strutturata che ha benefici concreti ed evidenti per l’economia del Paese. Oggi ci sono le condizioni per gestire in maniera strutturata il fabbisogno finanziario dello Stato che, come il Fondo Monetario Internazionale ha più volte detto, rimane ampiamente dentro i limiti di sostenibilità previsti per il nostro Paese”.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy