San Marino. Concluso il Mese Dantesco. Il bilancio

San Marino. Concluso il Mese Dantesco. Il bilancio

SAN MARINO. Si è chiuso martedì 10 maggio il Mese Dantesco 2016, immancabile ciclo di incontri organizzato e promosso dalla Dante Alighieri di San Marino. Dieci anni fa la prima, storica, conferenza tenuta dal professor Giuseppe Rossi. Per celebrare questo importante traguardo, l’Associazione ha proposto, con buon successo di pubblico, una serie di conferenze che hanno esplorato le diverse sfaccettature – politiche (Gobbi), religiose (Forcellini), letterario-artistiche (Farina) e iconografiche (Pasquale) – dell’opera dantesca. 

A inaugurare l’evento è stato, mercoledì 20 aprile, il professor Maurizio Gobbi, pietra angolare della divulgazione della Commedia in Repubblica, che ha tenuto una brillante lettura di Purgatorio XIV, mettendo in luce la sempre attuale tensione etica e civica del Sommo Poeta attraverso la disamina della doppia invettiva contro le città toscane della Valle dell’Arno e la Romagna corrotta e degenere, dimentica del suo glorioso passato cortese. 

Il secondo incontro, tenutosi mercoledì 27 aprile, è stata una conferenza-spettacolo di Teodoro Forcellini, che, attraverso una puntale analisi delle fonti bibliche e mistiche di Paradiso XI e un’esegesi musicale del canto tramite brani di Leonardo Bollini e Luca Volpinari (che hanno spaziato dal cantautorato italiano al folk contemporaneo passando per la lirica provenzale), ha dimostrato come i versi, all’apparenza così lineari e limpidi che Dante dedica a San Francesco d’Assisi, siano in realtà densi di sovrasensi scritturali e spirituali tutti, da scoprire, che rimandano agli abissi luminosi della mistica medievale e ai suoi rapporti con le teorie angeleologiche.  

È stato poi il turno, martedì 3 maggio, del professor Ferruccio Farina, che, in una ricchissima lezione dedicata alla rappresentazione poetica e artistica del mito di Francesca da Rimini (a cui il letterato e giornalista riminese ha dedicato anche un Centro Studi), ha analizzato innumerevoli e suggestive fonti (poesie, commedie, tragedie, melodrammi, film, musiche, dipinti, sculture e incisioni) a dimostrazione di come artisti del calibro di Byron, D’Annunzio, Tchaikovsky e Zandonai abbiano rinnovato e arricchito di nuovi significati la celeberrima figura dell’(anti)eroina dantesca. 

È stato infine un appuntamento al cinema, la proiezione del film muto del 1911 “L’Inferno”, primo lungometraggio dedicato alla Commedia, a chiudere in bellezza il Mese Dantesco nella serata di martedì 10 maggio. Accuratamente introdotta dal professor Luca Pasquale, già ricercatore di storia del cinema presso l’Alma Mater di Bologna e ora docente di lettere nel nostro liceo, la pellicola, un vero e proprio blockbuster degli anni Dieci tra kolossal, fantastico e proto-horror, ha divertito – ma anche inquietato – gli spettatori convenuti (amanti non solo della Commedia, ma anche della settima arte), dimostrando ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, l’imperitura attualità del mondo e dell’immaginario danteschi. 

La Dante Alighieri, che è già al lavoro per l’organizzazione del Mese Dantesco 2017, ringrazia la cittadinanza e i conferenzieri, rinnovando l’invito a partecipare alle prossime iniziative culturali che verranno messe in campo per divulgare l’inesauribile bellezza – linguistica, artistica, dunque morale e civica – della cultura italiana e della Commedia.

Comunicato Stampa


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