Le risultanze della Commissione d’inchiesta scoprono, purtroppo, un intreccio tra politica,
affari, malavita. Che le cose siano da appurare con le prove, che gli accusati possano
difendersi, è ovvio e questo gli interessati lo potranno fare in tribunale, vista la gravità delle
accuse.
Le Costituzioni ed il diritto moderno dicono che una persona è innocente fino a condanna
definitiva e ciò deve valere anche in questo caso per la parte penale, mentre il quadro è
desolante dal punto di vista politico e morale.
Adesso si capisce meglio perché, ad esempio, è fallito all’ultimo giorno nel 2008, il tentativo
del governo dei 31, dato che quello non sarebbe stato gradito alla malavita, almeno da ciò che
si legge nella relazione.
Adesso poi è in atto un tentativo di Partiti al governo di prendere le distanze da questo clima e
da questi personaggi, dimenticandosi opportunamente che, con quei personaggi, sono andati a
braccetto fino ad adesso, insabbiando, insieme a loro anche Licenziopoli.
Ecco perché occorre dare voce e forza al Tribunale, dato che con le attuali forze politiche
al Governo c’è poco da fidarsi, sperando sempre che il prossimo sia più limpido ma viste le
coalizioni imminenti non sembra che l’orizzonte sia chiaro.
Plaudo dunque al lavoro coraggioso della Commissione d’inchiesta e mi auguro, per il bene
del Paese, che i cittadini riflettano bene su quali siano le forze sane che si propongono per la
guida del Governo, in questi tempi pericolosi ed oscuri.
Roberto Tamagnini
– Sinistra Unita